100% Fitness Mag - Anno VIII Giugno 2014 | Page 60
#DIRITTO
Decurtazioni
punti patente?
è reato indicare un falso nominativo
Valerio Massimo Aiello
Avvocato praticante abilitato al
patrocinio ex L.479/1999. Consiglio
Ordine Avvocati di Torre Annunziata.
Corso Italia 261, Sorrento
339.4095882
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http://bit.ly/1eYpjwE
Capita spesso che non pochi automobilisti,
quando sono in procinto di vedersi “azzerati”
i punti sulle proprie patenti di guida, ricorrano
alla malsana abitudine di indicare alle autorità
competenti falsi nominativi, molte volte di
familiari non più abili alla guida, per sottrarsi alla
sanzione accessoria del cd. taglio-punti patente.
Fornire però il nominativo di un altro soggetto
come guidatore dell'autoveicolo oggetto di
contestazione può causare problemi seri con la
giustizia trattandosi di un illecito penale previsto
e punito dall’art. 483 CP.
Integra, difatti, il reato di falso ideologico
commesso dal privato in atto pubblico (punito
con la reclusione fino a due anni) la condotta
dell’intestatario del veicolo sanzionato
per violazioni del codice della strada che
indichi un falso nominativo come guidatore
dell’autoveicolo sanzionato per sottrarsi alla
decurtazione dei punti patente.
E’ quanto stabilito dalla Corte di Cassazione
che con la sentenza n. 46326/2013 ha ritenuto
inammissibile il ricorso presentato da una donna
romana avverso la sentenza di condanna della
Corte di Appello di Roma che le aveva inflitto
una pena di mesi 2 di reclusione in ordine al
reato di cui all'art. 483 CP, assolvendola tuttavia
dall’addebito ex art. 640 CP (reato di truffa).
Più precisamente l’imputata dopo aver ricevuto
alcune multe ed estinto le relative sanzioni,
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aveva pensato bene di fornire alla Polizia
Municipale di Roma, nel modulo allegato
insieme alle contravvenzioni, gli estremi del suo
collaboratore domestico dichiarando che all'atto
dell'accertamento delle infrazioni al codice
della strada fosse costui a trovarsi alla guida
dell’autoveicolo sanzionato.
Il soggetto indicato dalla donna, che
effettivamente si occupava in quel periodo,
dietro compenso, di accompagnare a scuola
i figli della stessa e di andarli a riprendere,
utilizzando l'auto della stessa donna, si era visto,
quindi, a sua insaputa recapitare le conseguenti
comunicazioni attestanti la decurtazione di punti
dalla sua patente di guida a seguito di accertati
illeciti amministrativi.
Tuttavia l'uomo aveva prontamente palesato
la propria estraneità agli addebiti contestatigli
dimostrando che le infrazioni erano state
commesse in zone della città ed in orari
non compatibili con le incombenze che egli
normalmente curava per conto della propria
datrice di lavoro smentendo così quanto dalla
stessa dichiarato. L’inganno, palesemente
scoperto, è costato, quindi, alla bugiarda donna
una denuncia penale ed una conseguente
condanna penale.
Attenzione, quindi, a non fornire, in caso di
violazioni del codice della strada, falsi nominativi
addossando ad altre persone la decurtazione
dei punti-patente soprattutto quando quest’ultimi
siano all’oscuro di quanto da voi dichiarato o
quando siano persone che, oramai, specie per
via del decorso degli anni, hanno perso ogni
possibilità di mettersi al volante.
Trattandosi difatti di un illecito penale ciò potrà
comportarvi guai seri con la giustizia e spiacevoli
condanne penali.