100% Fitness Mag - Anno VIII Gennaio 2014 | Page 66

#FILOSOFIA #POESIA A Papa Francesco Quella sera dalla loggia di san Pietro senza voltarti più indietro e ad elezione a Papa, fresco, hai detto: “Buonasera, sono Francesco!”. Con quel inaspettato anche lo scettico hai conquistato, ed è da quel momento in poi che sei nel cuore di tutti noi. Era il tredici marzo, quella sera di una incipiente primavera, dove Tu invece di pontificare hai chiesto a tutti di pregare. Alla folla poi Ti sei inchinato e con Te tutti hanno pregato, hai chiesto di pregare con ragione perché dura sarà la Tua missione. La Chiesa, è noto, è malata, deve essere seguita, recuperata, insomma ci voleva una forte scossa e i Padri han fatto la giusta mossa. Sempre ispirandoTi al Poverello hai bandito ogni futile orpello, l’anello Tuo è di ferro dorato perché quello d’oro l’hai rifiutato. Per la fumata bianca e veloce è intervenuto Cristo dalla Croce per ispirare i padri ad eleggere chi il grande peso potesse reggere. Nei cristiani è chiara la pretesa che Tu raddrizzi questa Chiesa perché essa, non si era mai visto, sta snobbando l’insegnamento di Cristo. Dopo un consiglio a tutto tondo hanno pescato in fondo al mondo, perché tutti, al di qua e al di là, conoscevano la Tua grande umiltà. Per l’unica pecorella smarrita Gesù avrebbe sacrificato la vita, ma è nel gregge che il male avanza perché s’è fatto rubare la speranza. Ci voleva chi fosse da esempio a chi dell’opulenza fa scempio, e il ferro del Tuo crocefisso ha dimostrato qual è l’abisso. Questo gregge ha fatto prevalere l’IO dimenticando scientemente il suo DIO, solo Tu puoi ricondurlo nell’ovile uomo semplice, umile e gentile. La Chiesa sfoggia oro e preziosi ma non bada troppo ai bisognosi, utilizza pellicce di ermellino ed è indifferente col tapino. Ma... quel candido, splendido sorriso nasconde un uomo fermo e deciso che farà tutto, anche l’impossibile, perché la Chiesa ritorni credibile. Pervaso da profonda umanità la Tua sofferenza è la povertà, il tuo cruccio è il derelitto, l’ingiustizia, l’oppresso, l’afflitto. Credenti e non ormai han realizzato quanto grande sarà il Tuo papato, con Te la Chiesa si rinnoverà e la storia, grata, Ti ringrazierà. Perciò vuoi vivere in sobrietà rifiutando agi e comodità, tutto ciò Ti fa molto onore, gradito anche a nostro Signore. 66 D’Assisi tu guardi al Poverello e per noi questo è molto bello, Lui scalzo, Tu con scarpe risuolate invece di quelle di raso e firmate. Il popolo di Dio sarà al Tuo fianco amato vescovo vestito di bianco, compatto ti sosterrà con la preghiera che chiedesti alla folla quella sera. 100% Fitness Mag Gennaio 2014 Salvatore Spinelli Poeta