100% Fitness Mag - Anno VIII Gennaio 2014 | Page 42
#FITNESS
Iperlordosi
lombare
come curarla?
Mariano Russo
Laureato in scienze motorie
Responsabile Tecnico Palestra Futura
388.3542023
La colonna vertebrale rappresenta
il pilastro centrale del corpo umano,
svolgendo principalmente funzione di
sostegno del tronco.
Per chi lavora nell'ambito del benessere
psico-fisico, come ad esempio il
Personal Trainer, è di fondamentale
importanza saper valutare la postura
del proprio cliente, per apportare
le giuste correzioni ai fini estetici o
funzionali dello stesso.
La prima esigenza è la verifica della
funzionalità del sistema posturale e
dell'integrazione recettoriale dalla
quale è governato, ai fini di attuare
un programma di lavoro adatto alla
risoluzione della problematica. I
paramorfismi più frequenti sono quelli
che rappresentano un aumento della
curva dorsale e della lardosi lombare.
L'iperlordosi lombare è una patologia
molto frequente nel sesso femminile,
a causa della diversa conformazione
ossea e delle abitudini culturali, come
ad esempio l'uso dei tacchi alti, che
spesso di associa a dolore acuto e
cronico definito lombalgia. Siccome
la lordosi lombare è in rapporto con
l'osso sacro e quindi con il bacino, sarà
fondamentale capire come funziona
il bacino in statica e in dinamica in
modo da poter capire quelli che sono i
compensi della zona lombare. Le masse
muscolari, che prendono inserzione
sul bacino, sono artefici dei movimenti
42
100% Fitness Mag
Gennaio 2014
del bacino stesso indirizzandolo verso
una retroversione (delordosizzante)
o un'anteroversione (lordosizzante).
Per risolvere la problematica
dell'anteroversione del bacino e quindi
correggere tale patologia si ci avvale
della legge della "plasticità muscolare"
di Borrelli-Weber-Fick, ovvero si lavora
in accorciamento su quei muscoli che
diminuiscono la lordosi (tutti quelli
cioè che realizzano il movimento di
retroversione del bacino), ischio crurali
(semimembranoso, semitendinoso,
bicipite femorale) cioè la parte posteriore
della coscia, grande gluteo, grande
adduttore e la parete addominale (retto
addominale, obliqui interno ed esterno,
traverso).
È importante lavorare invece in
allungamento attraverso metodiche
di stretching per detensionare
la muscolatura responsabile
dell'antiversione come i lombari (sacro
spinale, rotatori lombare, multifido
della spina, interspinali lombari), il retto
del femore, l'ileo-psoas, il sartorio e il
tensore fascia lata.
Oltre a eseguire esercizi di stretching e
potenziamento, sono consigliabili sedute
di ginnastica posturale per tentare
non solo di allungare tutta la catena
posteriore, che si estende dall'occipitale
fino alle punte dei piedi, come ha
studiato e scoperto Mézières, ma anche
per correggere atteggiamenti errati.