100% Fitness Mag - Anno VIII Febbraio 2014 | Page 62
#FITNESS
Non mollare
l'osso
Osteoporosi, come prevenirla
Mariano Russo
Laureato in scienze motorie
Responsabile Tecnico Palestra Futura
388.3542023
L'osteoporosi è una patologia del tessuto
osseo che diminuisce progressivamente
la sua densità solida. Con l'aumento delle
aspettative di vita, l'osteoporosi ha assunto
un'importanza rilevante tanto da essere definita
"epidemia silenziosa". Essa infatti non provoca
immediatamente dolore, ma crea una situazione
di fragilità che aumenta il rischio di fratture o di
cedimenti vertebrali. Colpisce maggiormente
le donne, sia perché hanno una massa ossea
ridotta rispetto agli uomini, sia perché la
carenza ormonale che sopraggiunge con la
menopausa determina una diminuzione della
consistenza dello scheletro.
Contrariamente a quanto si può ritenere,
l'osso non è una struttura inerte ma un tessuto
molto attivo che si rinnova costantemente
e rapidamente nel corso della vita. Come
qualsiasi altro tessuto, ha una componente
cellullare altamente specializzata alla
formazione di nuovo osso, osteoblasti (regolati
dall'ormone calcitonina) e alla distruzione e
riassorbimento dell'osso invecchiato da parte
degli osteoclasti (regolati dal paratormone).
Il processo metabolico generale prende il nome
di rimodellamento, dura in media 90 giorni e
si svolge con una sequenza prestabilita. Se
la quantità di osso neo-formato è uguale a
quella di osso assorbito si ha una condizione di
equilibrio metabolico.
L'osteoporosi sopraggiunge come evento
finale di una serie di cicli durante i quali viene
riassorbito più osso di quanto se ne formi.
La ricerca ha evidenziato che la miglior cura
dell'osteoporosi risiede nella prevenzione,
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100% Fitness Mag • Febbraio 2014
l'esercizio fisico e il miglioramento dello stile
di vita sono gli strumenti adatti e privi di
controindicazioni.
L'osso essendo un materiale pizioelettrico
(materiale che sottoposto a pressione o
deformazione sviluppa elettricità) l'applicazione
di forze esterne sulla sua struttura provoca
la formazione di correnti elettriche; queste
stimolano gli osteoclasti e gli osteoblasti a
distruggere e a costruire rispettivamente il
materiale osseo. Al contrario l'assenza di carico,
come si verifica in condizioni di gravità zero
(come nel nuoto) determina la perdita veloce
di massa ossea. Quindi la salute e la longevità
della struttura ossea dipendono da quanto
sono equilibrati gli stimoli e il nutrimento che
riceve attraverso gravità e movimento. L'attività
fisica regolare è dunque il primo nemico
dell'osteoporosi. Di fronte alla paura che le
ossa si infragiliscono non immobilizzatevi, anzi
se volete prevenire l'osteoporosi non dovete
rinunciare al movimento: continuate a muovervi
ascoltandovi bene e optando per protocolli
d'allenamento tipo quelli finalizzati all'ipertrofia
muscolare (ovvero quelli che esercitano un
maggior carico sulle ossa).
Se è vero invece che il sole bacia i belli, voi
cercate di sentirvi affascinanti ogni volta che
potete. I raggi solari stimolano la produzione
di vitamina D necessaria per l'assorbimento
organico del calcio proveniente dagli alimenti.
La protezione delle ossa passa poi per la tavola
e gli alimenti. Contro l'osteoporosi via libera a
broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavoli, bietole e
legumi, ricchissimi di calcio in forma altamente
assimilabile. Il legame tra osteoporosi e dieta è
quindi profondo: deve contemplare alimenti che
apportano nutrienti benefici per le ossa, ovvero
calcio, magnesio, vitamina D e vitamine del
complesso B.
La grande scoperta scientifica degli ultimi anni
sono stati gli isoflavoni, contenuti nella soia,
i quali aiutano a fissare nelle ossa il calcio
assorbito e ne rallentano la perdita.