100% Fitness Mag - Anno VIII Febbraio 2014 | Page 70
#WELLNESS
#POESIA
Alla scoperta del
piede per combattere
la cellulite
Carolina Apuzzo
Operatore del benessere
La cellulite è un inestetismo
scientificamente definito come
panniculopatia-edemato-fibrosclerotica ed è causato da
un'alterazione delle strutture
del tessuto connettivo e si
manifesta dando alla pelle
l'aspetto della tanto temuta
"buccia d'arancia" che si
alterna a rigonfiamenti di
varia entità. La cellulite è
un'alterazione progressiva che
si distingue in tre fasi:
1. Fase edematosa
2. Fase fibrosa
3. Fase sclerotica
Nella fase edematosa vi è la
presenza di ristagno dei liquidi
nei tessuti, accompagnato da
un senso di pesantezza degli
arti inferiori.
Nella fase fibrosa vi è un
aumento del volume delle
cellule adipose e la presenza
di piccoli noduli. In questo
secondo stadio il tessuto
connettivo di sostegno, sotto
un'azione di compressione
perde la sua naturale elasticità
e determina l'insorgere
dell'effetto a "buccia d'arancia".
Nella fase sclerotica
l'alterazione dello strato
connettivo si enfatizza dando
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100% Fitness Mag • Febbraio 2014
luogo alla formazione di noduli
adiposi duri e dolenti al tatto.
Molti però ignorano che il
processo degenerativo è in
gran parte causato da una
problematica posturale.
Il centro benessere attento
all'evoluzione delle soluzioni
contro la cellulite non esclude
trattamenti di rieducazione
posturale con l'utilizzo del
plantare attivo KS Medical,
in sinergia ai tradizionali
trattamenti in cabina.
La rieducazione posturale
del piede risulta essere di
fondamentale importanza nella
risoluzione della cellulite in
quanto la pianta del piede è
considerata un vero e proprio
"cuore periferico" capace
di sviluppare una forza di
propulsione centripeta sul
sangue e sulla linfa.
Inoltre è da considerare che:
il tessuto connettivo del nostro
organismo non è un tessuto
amorfo di riempimento, ma
è il tessuto che possiede
l'intelligenza ed il controllo
dell'architettura tridimensionale
di tutto il nostro organismo,
sia nella sua interezza, che in
ogni singolo segmento, non
escluso lo spazio che ogni
singolo organo ed apparto
deve occupare in relazione
spaziale e di contatto con gli
altri, contigui e continui.
È l'unico a svolgere a tempo
pieno l'attività antigravitazionale
che ci permette l'omeostasi, per
tre motivi fondamentali:
1. Non va incontro ad acidosi
metabolica, e quindi può
lavorare 24 ore su 24.
2. La sua attività si esprime
come resistenza
all'accorciamento
3. È l'unico tessuto interno che
possiede del meccanocettori
sensibili alla pressioneed
alla trazione, simili a quelli
presenti nella cute.