100% Fitness Mag - Anno VIII Aprile 2014 | Page 34

#PSICOPEDAGOGISTA altri essendo ciò che siamo. Agiamo rispettando la nostra essenza e, in ogni scelta che facciamo, ci confermiamo liberi di seguire la nostra strada, senza pregiudizi o censure. Questo ci conferisce un potere personale: il potere di essere noi stessi. Che non vuol dire avere dominio o controllo sugli altri. Accettiamo i nostri punti di forza e potenziamo quelli di debolezza, e questo ci fa crescere. Perché dunque dovremmo essere diversi? Cosa ci spinge a porci dei traguardi che non ci competono? La risposta è sempre la stessa: il timore che, non facendolo, gli altri smetterebbero di amarci. Se diamo uno sguardo alla nostra vita, ci accorgiamo che abbiamo sempre cercato l’approvazione di chi ci stava a cuore, dai genitori al partner, e non solo: vogliamo il riconoscimento dei superiori, perfino dei nemici.. Ecco come nasce la paura di non farcela, di non essere conformi agli standard fissati dagli altri e idonei alle sfide che ci sentiamo di dover affrontare tutti i giorni. A volte lo sgomento ci fa galoppare in direzioni sbagliate per noi; così, oltre all’ansia di non raggiungere ciò che ci siamo prefissi, emettiamo verso di noi il verdetto di ‘colpevole’ di incapacità. La paura non ci fa essere ciò che siamo: ci sentiamo ‘inferiori’ ad uno standard ideale, che per sua natura è irragiungibile, e arranchiamo tutta la vita. Ci troviamo ad aver paura di decidere, di fare, anche solo di sperare. Quando sposiamo questo modo di essere, ci snaturiamo e ‘fingiamo’ sempre, per dare ad intendere di essere qualcosa che non siamo, come il fatto di non provare sentimenti o emozioni o di non soffrire in certe situazioni. Tutto questo si realizza solo grazie all’uso smodato dell’ipercontrollo, il guardiano inflessibile e spietato di ogni moto dell’anima. Perdiamo tutti gli aspetti creativi e vitali della nostra irripetibile personalità e la libertà di essere ciò che siamo diventa qualcosa da evitare accuratamente come una devianza pericolosa. Per interrompere il ciclo della paura di essere noi stessi e dell’autosvalutazione che la genera, occorre accettare la nostra essenza peculiare e la magnifica unicità che ci contraddistingue. Se noi, per primi, non siamo in grado di amare quello che siamo, come possiamo pensare che lo facciano gli altri? E’ come immaginare di tenere acceso un fuoco senza alimentarlo con la legna, prima o poi si spegne. Se non siamo liberi di essere ciò che siamo, prima o poi ci smorziamo. La paura di essere invasi C’è un’altra paura molto radicata, ed è l’idea che una relazione vera e profonda possa, in 34 100% Fitness Mag Aprile 2014 qualche modo, farci perdere la nostra libert