100% Fitness Mag - Anno VIII Agosto 2014 | Page 8

#CARDIOLOGO cosiddetta Mutazione genetica (la possibilità di modificazioni nel corso delle successive riproduzioni) da parte dei Trigliceridi. Si avrebbe una particolare condizione per cui queste mutazioni genetiche porterebbero ad una riduzione del numero degli stessi elementi nel sangue. Pertanto i portatori di questa mutazione avrebbero circa il 40 per cento in meno di Trigliceridi al confronto dei non portatori di tale condizione. Il beneficio è quindi la riduzione del rischio cardiovascolare per coloro che ne hanno una quantità molto bassa. I Trigliceridi Killer In base a quanto è stato ricordato prima si può evidenziare che in realtà anche per questi elementi grassosi si può parlare di Triglicerdi "buoni" e quelli "cattivi", meglio ancora definire questi ultimi come killer. Infatti la presenza di quelli "protetti" dalla Apo C3 non vengono eliminati dall'enzima-spazzino e pertanto si avrà un aumento notevole di questi elementi nel sangue in percentuale con gli altri componenti. In gran numero possono arrecare danni alle arterie e al cuore. I Trigliceridi "buoni" sono quelli che invece soccombono alla pulizia del sangue ed in piccola quantità rappresentano la parte residua e non possono arrecare alcun danno. Dal punto di vista pratico allorchè i Trigliceridi all'esame del sangue superano i 8 100% Fitness Mag Agosto 2014 200 mg/dl nel sangue occorre attuare una particolare dieta alimentare, evitando cibi molto grassi ai pasti, dando la preferenza a carne di tacchino, pollo, al pesce azzurro, agli oli di oliva e di arachidi, alle fibre in genere, effettuando un sistema di vita adeguato alla nuova situazione. Molto consigliata un'attività fisica giornaliera (palestra, ginnastica, lunghe passeggiate a passo svelto) come abbiamo spesso consigliato. Tutto questo agisce favorevolmente in tali situazioni. Non danno invece alcuna preoccupazione i Trigliceridi che sono al di sotto dei 200 mg/dl ai vari controlli di sangue che vengono effettuati nel tempo. La prevenzione e cura Nei casi di aumento dei Trigliceridi occorre attenersi ad una adeguata prevenzione per evitare l'ulteriore aumento del rischio cardiovascolare. Bisogna perciò evitare che altri cosiddetti Fattori di rischio si aggiungano, come l'aumento del Colesterolo (specie quello cattivo LDL), il fumo di sigaretta, l'ipertensione arteriosa non controllata, il diabete scompensato, l'obesità ed il sovrappeso. La terapia medica oggi mira ad evidenziare nel sangue oltre che la quantità di Trigliceridi in particolar modo quella delle Apolipoproteina C3 (Apo C3), costituenti dei veri killer per il cuore. Così come per il Colesterolo aumentato, per cui oggi vengono proficuamente impiegate le Statine (altri sono i nomi dei preparati farmaceutici) che ne abbassano i valori, anche per i Trigliceridi la Medicina, e per essa la Farmacologia, sta mettendo a punto dei farmaci adatti allo scopo. Farmaci antinucleotidi, mirati proprio come antiApo C, sono stati già impiegati prima sperimentalmente ed ora occorre valutarne l'efficacia sui pazienti e nel tempo. Questi nuovi farmaci bloccano a monte la riproduzione degli elementi-killer.