#CARDIOLOGO
cosiddetta Mutazione genetica (la possibilità
di modificazioni nel corso delle successive
riproduzioni) da parte dei Trigliceridi. Si avrebbe
una particolare condizione per cui queste
mutazioni genetiche porterebbero ad una
riduzione del numero degli stessi elementi nel
sangue. Pertanto i portatori di questa mutazione
avrebbero circa il 40 per cento in meno di
Trigliceridi al confronto dei non portatori di tale
condizione. Il beneficio è quindi la riduzione del
rischio cardiovascolare per coloro che ne hanno
una quantità molto bassa.
I Trigliceridi Killer
In base a quanto è stato ricordato prima si
può evidenziare che in realtà anche per questi
elementi grassosi si può parlare di Triglicerdi
"buoni" e quelli "cattivi", meglio ancora definire
questi ultimi come killer.
Infatti la presenza di quelli "protetti" dalla Apo
C3 non vengono eliminati dall'enzima-spazzino
e pertanto si avrà un aumento notevole di questi
elementi nel sangue in percentuale con gli altri
componenti. In gran numero possono arrecare
danni alle arterie e al cuore. I Trigliceridi "buoni"
sono quelli che invece soccombono alla pulizia
del sangue ed in piccola quantità rappresentano
la parte residua e non possono arrecare alcun
danno. Dal punto di vista pratico allorchè i
Trigliceridi all'esame del sangue superano i
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Agosto 2014
200 mg/dl nel sangue occorre attuare una
particolare dieta alimentare, evitando cibi molto
grassi ai pasti, dando la preferenza a carne di
tacchino, pollo, al pesce azzurro, agli oli di oliva
e di arachidi, alle fibre in genere, effettuando un
sistema di vita adeguato alla nuova situazione.
Molto consigliata un'attività fisica giornaliera
(palestra, ginnastica, lunghe passeggiate a passo
svelto) come abbiamo spesso consigliato.
Tutto questo agisce favorevolmente in
tali situazioni. Non danno invece alcuna
preoccupazione i Trigliceridi che sono al di sotto
dei 200 mg/dl ai vari controlli di sangue che
vengono effettuati nel tempo.
La prevenzione e cura
Nei casi di aumento dei Trigliceridi occorre
attenersi ad una adeguata prevenzione
per evitare l'ulteriore aumento del rischio
cardiovascolare. Bisogna perciò evitare che altri
cosiddetti Fattori di rischio si aggiungano, come
l'aumento del Colesterolo (specie quello cattivo
LDL), il fumo di sigaretta, l'ipertensione arteriosa
non controllata, il diabete scompensato, l'obesità
ed il sovrappeso. La terapia medica oggi mira
ad evidenziare nel sangue oltre che la quantità
di Trigliceridi in particolar modo quella delle
Apolipoproteina C3 (Apo C3), costituenti dei veri
killer per il cuore. Così come per il Colesterolo
aumentato, per cui oggi vengono proficuamente
impiegate le
Statine (altri sono i
nomi dei preparati
farmaceutici) che ne
abbassano i valori,
anche per i Trigliceridi
la Medicina, e per
essa la Farmacologia,
sta mettendo a punto
dei farmaci adatti
allo scopo. Farmaci
antinucleotidi, mirati
proprio come antiApo C, sono stati
già impiegati prima
sperimentalmente ed
ora occorre valutarne
l'efficacia sui pazienti
e nel tempo. Questi
nuovi farmaci
bloccano a monte la
riproduzione degli
elementi-killer.