100% Fitness Mag - Anno VIII Agosto 2014 | Page 30
#ANESTESISTA
3.
Gli elettrodi del DAE non devono essere
messi sopra i cerotti transdermici (es.
nitroglicerina, ormoni, ecc..) poiché il cerotto può
impedire la trasmissione della corrente dagli
elettrodi al cuore e può provocare piccole ustioni
sulla cute. Tali cerotti devono essere rimossi e la
superficie cutanea va pulita prima di posizionare
l’elettrodo del DAE.
4.
I portatori di Pacemaker e defibrillatori
impiantabili si possono individuare in
quanto presentano un rigonfiamento duro
sotto la pelle della parte superiore del torace o
dell’addome del paziente (solitamente a sinistra).
Questo rigonfiamento solitamente evidente,
ha le dimensioni pari a metà di un pacchetto di
carte da gioco e di solito presenta una piccola
cicatrice sovrastante. Mettere l’elettrodo del
DAE direttamente sopra tale dispositivo può
ridurre l’efficacia della defibrillazione; viene
quindi consigliato di posizionare le piastre una
sulla linea ascellare sinistra e l’altra sulla linea
ascellare destra. Poi si eseguono le normali
operazioni necessarie a far funzionare il DAE.
5.
Il paziente ipotermico è tale se si può
supporre che sia stato esposto a basse
temperature per un tempo lungo, tale da portare
la temperatura interna sotto i 32° (all’aperto in
inverno, in una cella frigorifera, in acqua a basse
temperature, ecc). In questo caso si eseguono 2
minuti di RCP, il primo shock, se indicato, e poi si
continua a fare solo la RCP (mantenere contatti
con la C.O. 118 che potrebbe autorizzare lo
spegnimento del DAE)
6.
Nel soccorso al paziente traumatizzato in
ACC, è consigliato immobilizzare il rachide
cervicale manualmente. L’applicazione del collare
cervicale durante l'RCP può provocare l'aumento
dell'edema cerebrale e ridurre il flusso sanguigno
al cervello. Se il collare è già applicato si allenta.
Attenzione a NON iperestendere il capo,
assicurare la pervietà delle vie aeree utilizzando
la cannula orofaringea.
7.
Con la donna gravida non vi è variazione
al protocollo di trattamento; è importante
girare la donna leggermente sul fianco sinistro.
Posizionare uno spessore (cuscino, coperta
piegata) lungo il fianco destro oppure valutare
l’utilizzo della tavola spinale, per poter operare
mantenendola inclinata di circa 30° sul lato
sinistro; tale posizione garantisce che il feto non
ostacoli il ritorno venoso della gestante.