100% Fitness Mag - Anno VIII Agosto 2014 | Page 22
#FISIOTERAPISTA
ottenere temperature variabili tra 40° e 42° per
profondità di 3-7 cm. Il valore della potenza deve
essere proporzionalmente elevato in rapporto
alla profondità del tessuto. Inoltre nei sistemi
di ipertermia termostatizzata, la potenza della
sorgente endogena è strettamente rapportata
alla potenza della sorgente esogena.
TEMPERATURA DEL BOLUS
La temperatura della sorgente esogena può
essere regolata da 35°C ai 41,5°C. Nella maggior
parte delle patologie dell’apparato locomotore si
utilizzano valori tra 37,5°C e 39°C.
TEMPERATURA DELLA CUTE E DELTA
TERMICO
La temperatura della cute è espressione della
temperatura profonda indotta dalle microonde.
Il software del sistema deduce la temperatura
profonda di superfice, mediante un’analisi basata
su algoritmi dedotti.
E’ importante conoscere la differenza di
temperatura tra quella di superfice e quella
del bolus, motivo per cui è nata una nuova
grandezza denominata delta termico. Le
temperature suddette sono espressione l’una
dell’azione termica endogena delle microonde,
l’altra dell’azione termica modulante esogena;
se il delta termico aumenta, maggiore è la
profondità d’azione ipertermica delle microonde.
TEMPO
Il tempo di trattamento può variare a causa di
diversi fattori.
1. La temperatura somministrata al tessuto è il
dato che più influenza il tempo di esposizione;
in generale, a valori di temperatura elevati
deve corrispondere un tempo di trattamento
più limitato. I tessuti sopportano molto bene
temperature vicino ai 38°-40°C.
2. I tessuti molto irrorati (muscoli) sopportano
un tempo di esposizione maggiore rispetto a
tessuti poco irrorati (tendini e strutture capsulolegamentose).
3. La fase clinica della patologia, in quanto è più
breve in una fase acuta della malattia rispetto
ad una fase sub-acuta e cronica.
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Agosto 2014
Effetti biologici dell’ipertermia
L’ aumento della temperatura assoluta di
un corpo indotta da una fonte calorica è un
parametro determinante per l’attività metabolica
del corpo stesso. Nel corpo umano, è bene
sottolineare che l’induzione di temperature oltre i
41-42° sono dannose per diversi tessuti. Tuttavia,
durante un processo di riscaldamento forzato
di un organismo bisongna considerare altre
variabili:
• la rapidità dell’incremento termico;
• il tempo nel quale viene mantenuta costante
una certa temperatura;
• il volume trattato;
• il tipo di tessuto;
• il riscaldamento delle regioni circostanti.
Per comprendere i fenomeni dovuti
all’incremento della temperatura, si è soliti
dividere il ciclo ipertermico in tre fasi:
1. Incremento termico: la temperatura sale fino
a raggiungere il valore voluto, inizialmente
si assiste ad una progressiva dilatazione
arteriolare e capillare, contemporaneamente
vi è il coinvolgimento di alcuni meccanismi
neurologici centrali come la vasodilatazione e
la sudorazione. Da 37°C ai 40°C si assiste ad
un incremento delle attività metaboliche.
2. Stabilizzazione termica: il valore termico
raggiunto viene mantenuto costante tramite
sistemi di termostatizzazione. La perfusione
ematica nei tessuti si stabilizza.
3. Decremento termico: terminata l’erogazione
di calore, lentamente la temperatura ritorna
verso i livelli basali.