100% Fitness Mag - Anno VIII Agosto 2014 | Page 16

#PSICOLOGA La dipendenza da cocaina Dott.ssa Luisa Buonocore Laureata in Psicologia Clinica presso l’Università “La Sapienza di Roma”. Collabora con il Centro di Terapia Metacognitiva Interpersonale di Roma. Lunedì e Venerdì dalle 10.00 alle 13.00 333.4471904 http://bit.ly/1bFShtd La cocaina è una sostanza psicoattiva che agisce rapidamente e dà dipendenza. Attualmente è la seconda sostanza illecita, dopo la cannabis, usata in Europa. È una sostanza di origine vegetale che appartiene alla famiglia degli alcaloidi e viene estratta dalle foglie di coca, pianta originaria del Sud America (principalmente Colombia, Perù e Bolivia). Attraverso la macerazione delle foglie di questa pianta, si ottiene una pasta da cui si estrae una polvere cristallina che contiene la cocaina cloridrato che poi viene venduta sotto forma di polvere bianca. Generalmente è mescolata ad altre sostanze (maizena, talco, zucchero ecc.) o con altre droghe (procaina, amfetamina ecc.) oppure con altri prodotti (amido di granturco, zucchero a velo, bicarbonato, talco) allo scopo di aumentarne il volume e i profitti della vendita. Il Crack, invece, è il nome dato ai cristalli di cocaina ottenuti processando la cocaina in polvere per trasformarla in una sostanza fumabile. Il termine “crack” si riferisce al suono scricchiolante emesso quando si fuma questo miscuglio. Le modalità di assunzione di questa sostanza sono diverse: può essere ingerita, inalata, iniettata o fumata. La cocaina cloridrato che assume la forma di polvere, può essere assunta per via intranasale (sniffata) o attraverso altre mucose come quella orale, genitale, rettale. La modalità d’assunzione più diffusa è quella intranasale in cui l’assorbimento avviene tramite la mucosa nasale. La cocaina cloridrato può anche essere diluita e la soluzione ottenuta può essere iniettata, cioè assunta per via endovenosa (più raramente per via sottocutanea o muscolare). Il Crack, invece viene fumato, immettendo la sostanza direttamente nei polmoni. La via inalatoria garantisce l'assorbimento di dosi particolarmente elevate in tempi brevi (il fumo di crack dà euforia in meno di 10 secondi), che possono spiegare la pericolosità della cocaina sotto questa forma. Gli effetti della cocaina variano a seconda della modalità d’uso e dalla variabilità individuale di risposta agli effetti della sostanza. Gli effetti “positivi” (sensazione d’intenso piacere ed euforia) svaniscono dopo circa 30 minuti e tendono a mutare con il ripetersi delle assunzioni in quanto vanno incontro a tolleranza (si riducono col tempo e richiedono dosi sempre più elevate per essere percepiti); parallelamente tendono a comparire e ad accentuarsi col tempo gli effetti “negativi” (pensieri deliranti di tipo persecutorio, paranoia, movimenti e comportamenti ripetitivi, fino alla comparsa di allucinazioni). Inoltre, l’uso di cocaina (non solo cronico ma anche saltuario) può associarsi a una serie di complicanze fisiche, quali: problemi cardio-vascolari (cardiopatie ischemiche, crisi ipertensive, emorragie cerebrali, ictus), neuropsichiatrici (attacchi epilettici e convulsioni, 16 100% Fitness Mag Agosto 2014