100% Fitness Mag - Anno VII Settembre 2013 | Page 78

100% FITNESS MAGAZINE stato utilizzato come pascolo di bovini e, quindi, la parte di bosco ceduo è stata completamente sostituita con immensi prati di erba medica adatte all’alimentazione animale. Questa vista lascia gli escursionisti sempre meravigliati dato che sembra di stare su un pascolo alpino con i tre pizzi del monte Faito a fare da cornice ma la distesa azzurra del mare di Positano e le isole dei Galli, che si stagliano proprio di fronte, rendono il tutto unico ed inconfondibile. Per tutta la durata del tratto in quota si cammina sempre con uno sfondo incantevole dato dalla vista panoramica sulle cime più alte di Vicalvano, monte S.Costanzo e Capri. Sui prati di Monte Comune, nel mese di Aprile – Maggio, c’è anche una notevole fioritura di diverse specie di orchidee spontanee. La rarità di questi fiori e la loro caratteristica di fiorire e riprodursi soltanto su terreni incontaminati rende la visita di questi luoghi ancora piu’ interessante. (Per approfondire questo argomento vi consiglio i due libri scritti da Gaspare ADINOLFI –“ ‘E vvie ‘e mmiez “e“ ‘E vvie sulitarie” – dove troverete tutte le notizie piu’ interessanti sulle specie e sulle tecniche di riproduzione di questi affascinanti fiori). La traccia continua in discesa verso la sella di Arola con un sentiero pietroso e tortuoso ma affascinante per il panorama sulla Penisola Sorrentina e sulla Costiera Amalfitana. Si procede per circa mezz’ora sul crinale del monte fino a giungere ai ruderi di un cancello, detto “del Vagno”, che e’ un crocevia di quattro sentieri di collegamento con Arola, Capodacqua (Positano) e la selva del monte Vico Alvano. Per chiudere un circuito ad anello si sceglie di proseguire verso la strada che conduce alla Veterina verso Arola dove si incontrano le tracce del passaggio di S.Antonino in discesa dal Monte Faito verso la piana di Sorrento (l’albero del miracolo dell’acqua e la chiesa dedicata al Santo). Molte volte, da queste parti, si incontrano persone che con i loro muli trasportano i pali ricavati dal bosco ceduo. Questo lavoro, esistente qui da centinaia di anni, permette la produzione dei pali di castagno utilizzati per le strutture dei pergolati a difesa degli agrumi e per altri utilizzi agricoli a dimostrazione dell’ingegno e delle esigenze di difesa dei raccolti dalle avversità metereologiche. Queste antiche tracce e le strutture rurali che si incontrano spiegano la logica e l’esigenza di coltivazione e di collegamento tra i paesi che si svolgeva prettamente in montagna, considerata più sicura della costa, e ci riportano, come una macchina del tempo, a capire la difficile condizione di vita e di lavoro in queste zone alte della montagna. Chi ha vissuto prima di noi queste terre l’ha onorata e l’ha considerata sacra per la vita e per il sostentamento della famiglia e ci ha lasciato storie e leggende che ci spiegano, come una lezione di filosofia, il valore di una vita semplice ed il sacrificio per onorarla. CONSIGLI PER IL TREKKING Prima di intraprendere qualsiasi percorso trekking è importante avere un minimo di preparazione fisica. Il trekking è uno sport che viene praticato un po’ da tutti. Bisogna però sapere che, come in ogni altra attività, è fondamentale abituare gradatamente il corpo agli sforzi che dovrà produrre. Prima di avventurarsi in qualsiasi percorso è inoltre importante studiare le carte topografiche. Per coprire grandi distanze basta tenere un ritmo costante, una velocità di crociera di 3-4 km all’ora è l’ideale per un percorso di trekking di media difficoltà. Le lunghe pause sono un altro fattore di rischio per la muscolatura, e causano un nocivo raffreddamento del corpo, perciò è meglio evitarle. Sui terreni sconnessi state attenti all’appoggio del piede, è un fattore molto importante per evitare distorsioni. L’abbigliamento. Molto importante per la riuscita di una escursione è l’abbigliamento. Vestirsi adeguatamente secondo la stagione non significa certamente scoprirsi troppo d’estate e imbottirsi esageratamente in inverno; essenziale in ogni abbigliamento, sia esso estivo od invernale, è garantire un movimento libero al corpo. Indossare capi leggeri, comodi e poco vistosi, sovrapponibili in modo da poter controllare la temperatura togliendoli o aggiungendoli, a seconda delle proprie necessità. Le scarpe devono essere adeguate al tipo di fondo che andremo a percorrere. Rifiuti. L’autodisciplina è indispensabile: anche un cerotto od un foglio di carta stagnola possono rovinare la bellezza di un prato! Si consiglia di riporre tutto nello zaino in apposito contenitore e di prelevare qualsiasi rifiuto che si incontra sul cammino. La natura. Camminare in mezzo alla natura è un’esperienza affascinante, oggi divenuta un vero lusso considerata la vita moderna e la meccanizzazione in genere. Ascoltare il cinguettio Y