100% Fitness Mag - Anno VII Settembre 2013 | Page 74
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100% FITNESS MAGAZINE
Dr. Ing. Salvatore Coppola
Amministrazione unico STAF
METTIAMOCI
IL CAPPOTTO
Il primo passo verso le Energie Rinnovabili è ridurre gli sprechi:
l’energia più efficiente è quella non prodotta!
S
e all’arrivo dei primi freddi l’azione più naturale è isolare il
nostro corpo, ”caver’ e pann’
mai dann’” dicevano i nostri
nonni, perchè le mura domestiche,
nostra terza pelle, non dovrebbero essere protette con un buon cappotto?
Ormai nel lessico comune è questo il
modo di definire l’isolamento termico
degli edifici; ma un buon cappotto
non si improvvisa. Se vogliamo fare
un buon lavoro, un buon inizio è
capire che alle nostre latitudini dobbiamo isolarci dal freddo quanto
dal caldo e che stare bene non è solo
una questione di temperatura. Esattamente come i tessuti dei nostri abiti
devono trattenere il caldo e gestire
l’umidità prodotta dalla sudorazione,
un buon cappotto deve poter smaltire il vapore acqueo prodotto dalle
attività che svolgiamo in casa (cucinare, lavare, asciugare) oltre quelle
derivanti dalla respirazione e dalla
sudorazione. Ed ancora non basta se
desideriamo puntare al vero benessere abitativo: per farla semplice ho
riassunto il tutto nell’immagine sotto
riportata che mi piace definire “Ciclo del Comfort”. In altri termini se
nell’isolare la nostra casa trascuriamo
uno soltanto degli aspetti riportati nel
ciclo del comfort, rischiamo di fare
un lavoro a metà.
Quanti sanno che utilizzare prodotti
artificiali come polistirolo o stirofoam protegge dal freddo, ma poco dal
caldo? Riduce la capacità di far traspirare il vapore acqueo prodotto in
casa, amplificando i rumori esterni?
Per non parlare dei materiali usati per
l’intonaco e la pitturazione, progettati per la rapidità di applicazione, ma
dannosi per la gestione dell’umidità
e soprattutto per la nostra salute, in
quanto emettono sostanze volatili
(VOC) derivanti dal loro processo
produttivo. Un buon livello di confort
si ottiene invece con una stratigrafia
(insieme dei vari elementi che compongono lo strato isolante) che sia in
grado di soddisfare tutti i requisiti del
comfort.
• Protezione dal freddo
• Protezione dal caldo
• Elevata traspirabilità di pareti e
solai
• Protezione dai rumori
A Bolzano, dove l’isolamento degli edifici è una realtà da diversi
decenni, ha sede la Naturalia-Bau,
che, insieme alla svizzera Pavatex,
ha già risolto da tempo il problema
dell’isolamento con il più nobile dei
materiali naturali, il legno, ricavandone con un processo brevettato
una fibra inerte che viene usata per
la costruzione di pannelli isolanti di
diverse tipologie. Questi, applicati
all’esterno o all’interno delle pareti
domestiche con una procedura e una
serie di componenti specifici e rivestiti con rasanti ed intonaci a base
di calce (altro elemento naturale)
costituiscono la migliore barriera
non solo al freddo, come fanno i
cappotti comuni, ma anche al caldo
ed al rumore. Il tutto garantendo la
corretta gestione dell’umidità ed una
resistenza all’invecchiamento ed alla
lesione testata a 25 anni e garantita a
vita; aspetto non trascurabile vista la
scarsa durata degli intonaci applicati
alle strutture in cemento armato.
Ed i costi? Con lo sgravio del 65%
in dieci anni o il finanziamento statale
in due del Conto Termico sui materiali, mano d’opera e ponteggi, sommato ai risparmi di combustibile
ed elettricità, l’investimento si paga
da sé in pochi anni, che diventano
pochissimi se già si ha in programma
il rifacimento delle facciate.