100% Fitness Mag - Anno VII Settembre 2013 | Page 52
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dall’ammirazione altrui, quanto dalla piena accettazione di sé. È con
noi stessi che dobbiamo fare i conti:
la vera felicità non si misura sulla realizzazione dei nostri desideri
quanto sulla realizzazione di noi
stessi, della nostra natura più profonda. Questo comporta una buona
conoscenza del nostro io che ci
permetta di calibrare i nostri desideri a giusta misura della nostra
personalità.
Per cominciare al meglio questo
lavoro con noi stessi, fermiamoci a
scambiare quattro chiacchiere col
nostro io più profondo e cerchiamo
di capire cosa ci può far stare davvero
bene. Una villa al mare? Il conto
in banca con nove zeri? La fama?
O forse un vero amore, una sincera amicizia o un successo professionale e personale realmente
desiderato per raggiungere il quale
lottare con entusiasmo tutti i giorni?
Molte persone concepiscono la felicità come una sensazione di benessere
che si prova quando si ottengono dei
risultati, ma tutti noi abbiamo spesso
constatato che quando raggiungiamo
obiettivi di qualsiasi genere, sentiamo poi che quella che percepivamo
come una solida felicità finisce poi
per dissolversi rapidamente. Cerchiamo allora di riconquistarla con il
raggiungimento di nuovi traguardi.
Come se la felicità risiedesse sempre
nel domani.
La felicità non coincide con il raggiungimento di obiettivi, non deve
essere qualcosa che ci accadrà solo
nel futuro, deve esistere a prescindere dagli obiettivi, non deve essere
legata a dei risultati. Solo così potrà
assumere un carattere di stabilità ed
essere parte integrante della nostra
vita. La felicità non deve essere domani, deve essere qui ed ora, dove ci
troviamo, con le persone con cui siamo, con le cose che facciamo. Ora,
non domani.
E se ora non siamo felici, allora è il
momento di agire. Non aspettare
domani. Se non sei felice, agisci
ora. (Tratto da un art. di Roberto Re)
“Non avere paura delle ombre,
significa solamente che c’è della
luce che splende lì vicino.”
R. Renkel
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