100% Fitness Mag - Anno VII Novembre 2013 | Page 26
CARDIOLOGO
L'infarto e la
dieta mediterranea
Parlare di malattie cardiovascolari, in particolar modo di
infarto e di ictus, fa sempre un po' di impressione per
le gravi conseguenze che tali fatti morbosi possono
provocare al momento e nel tempo. Occorre anche
dire che la situazione di questi eventi è andata sempre
migliorando con la riduzione dei casi e si è avuto
pertanto negli ultimi trenta anni l'allungamento della
vita delle persone di circa 10 anni. Tutto ciò si è potuto
avere non certo per un fatto occasionale, ma grazie
agli impegni da parte della Società moderna, di quei
mezzi di prevenzione e di cura per evitare o ritardare al
massimo tali eventi e di poterli curare con le opportune
cure. Un risultato questo di logica e buonsenso
applicati nella vita di ogni individuo.
Professor Dottor
Vittorio Fabbrocini
Cardiologo e Internista, è stato Libero Docente
presso l’Università di Napoli, Primario ospedaliero e
poi Cardiologo ambulatoriale a Napoli. Giornalista
pubblicista, già Redattore scientifico de IL MATTINO di
Napoli - Tel. 338.4086506 - [email protected]
I fattori di rischio
Sono noti da tempo quelli che sono i cosiddetti
"fattori di rischio" che possono determinare nel tempo
le condizioni per questi gravi avvenimenti di tipo
cardiovascolare: l'ipertensione arteriosa, l'aumento
del colesterolo nel sangue, in particolar modo la parte
cosiddetta "cattiva" (colesterolo LDL), il diabete mal
controllato, l'obesità con notevole sovrappeso, il fumo
di sigarette ed infine anche una certa ereditarietà e
familiarità, in rapporto a fattori genetici (cosa questa
sulla quale gli studiosi stanno svolgendo assidue
ricerche). Tutte condizioni una volta per niente o
poco note. Tuttavia di fronte ai consigli dei medici per
l'adeguata prevenzione non sempre si risponde in
modo positivo. Purtroppo capita spesso di rilevare
che certi consigli in tal senso vengono sottovalutati ed
attuati soltanto alla comparsa dei primi disturbi, quando
è già tardi.
Importanti sudi
Si calcola che con l'impiego di mezzi diagnostici
moderni e preventivi, con i farmaci che abbassano
i valori pressori, del colesterolo ed del diabete, si
ha un abbattimento fino al 30-40 per cento non
soltanto della mortalità ma anche dei casi di infarto,
insufficienza cardiaca e ictus cerebrale. Questi dati
hanno naturalmente rafforzato l'intento di riconoscere
e