100% FITNESS MAGAZINE
CONOSCERE IL
MERCATO DELLE
OBBLIGAZIONI
Dr. Mario De Simone
Cell. 3385458815
Mail: [email protected]
N
el 2012 è continuata la
fame di liquidità degli
istituti di credito italiani,
infatti le banche hanno
raccolto tramite l’emissione di nuove obbligazioni oltre 250 miliardi di
euro, e la maggior parte di tali obbligazioni sono finite nei portafogli
delle famiglie italiane. E’ ormai da
qualche anno che per gli investitori
italiani, le emissioni obbligazionarie
bancarie si contrappongono ai ben
noti Titoli di Stato (BTP, CCT o
anche BOT). E’ bene fare un po’ di
chiarezza…
Le obbligazioni sono dei titoli di credito che incorporano per il titolare
un credito nei confronti dell’emittente. Le obbligazioni più popolari
sono costituite dai Titoli di Stato
(BOT, BTP, CCT) in tal caso l’emittente (debitore) e’ lo Stato Italiano.
Investire nel mercato obbligazionario (cd. Mercato del reddito fisso)
e’ divenuta un’operazione piuttosto
delicata, soprattutto per i piccoli risparmiatori che non hanno maturato
una grande esperienza. In particolare, per poter ottenere un buon rendimento, oltre ad affidarsi a professionisti del settore, e’ bene conoscere le
dinamiche del mercato.
Lo scopo principale di chi decide
di investire in obbligazioni, normalmente, e’ quello di ottenere un
risultato certo, infatti, rispetto ad
altri tipi di investimento sono più
“sicure” per il sottoscrittore ma, bisogna valutare le varie alternative e
confrontare i rischi.
Quali sono i principali rischi per
chi affronta il mercato obbligazionario?
Rischio tasso (o rischio prezzo):
esso è dato dalla possibile variazione
del tasso di interesse del mercato.
È il rischio che corrono le obbligazioni “a tasso fisso” infatti per tale
tipologia di obbligazioni la cedola di
interesse annua e’ fissa per tutta la
durata del titolo fino alla scadenza.
Il rischio e’ che nel corso della durata pluriennale di una obbligazione
i tassi del mercato possono salire e,
in tale caso, le obbligazioni emesse
dopo tale rialzo lascino cedole più
remunerative per cui il valore di
quelle sottoscritte prima del rialzo
“valgano” di meno sul mercato e,
quindi, se il sottoscrittore avesse
necessità di vendere prima della scadenza potrebbe maturare una perdita rispetto al capitale investito.
Rischio di credito (o anche rischio di controparte): esprime la
possibilità che si verifichi l’inadempimento da parte dell’emittente.
In pratica e’ il rischio che l’emittente cioè il debitore non riesca a
far fronte ai propri impegni, sia nel
pagamento degli interessi che nella
restituzione del capitale a scadenza.
E’ ciò che è accaduto nel passato recente ad aziende quali Cirio, Giacomelli, Parmalat ma anche allo Stato
Argentino o più recente allo Stato
Greco.
Per cautelare l’investitore e rendere
visibile a tutti il livello di tale rischio,
le obbligazioni sono sottoposte a
Rating, in pratica un giudizio sul
merito creditizio che hanno gli emittenti, tale giudizio e’ espresso da organismi indipendenti internazionali
(Standard & Poors, Moodys, Fitch).
Esistono varie tipologie di obbligazioni, per cui prima di procedere alla
sottoscrizione, è bene valutare le
differenti caratteristiche così da poter fare un investimento adatto alle
nostre esigenze.
In base alla modalità di calcolo degli
interessi, si distinguono a tasso fisso o variabile; “zero coupon” sono
definite le obbligazioni che non rilasciano una cedola annua ma bensì
un’unica cedola alla scadenza. “convertibili” sono quelle che offrono
la possibilità di essere convertite in
azioni dello stesso emittente);
Le tipologie e le caratteristiche descritte non sono da considerarsi
esaustive, perché oggi siamo in un
mercato in continua evoluzione, e
con emittenti sia pubblici che privati
che fanno sempre più ricorso a tale
tipo di strumento per reperire la liquidità di cui necessitano.
L’errore più grave che si possa
commettere è quello di valutare
come migliore il titolo che lascia
la cedola di interesse più alta!
68