100% Fitness Mag - Anno VII Marzo 2013 | Page 68

100% FITNESS MAGAZINE CONOSCERE IL MERCATO DELLE OBBLIGAZIONI Dr. Mario De Simone Cell. 3385458815 Mail: [email protected] N el 2012 è continuata la fame di liquidità degli istituti di credito italiani, infatti le banche hanno raccolto tramite l’emissione di nuove obbligazioni oltre 250 miliardi di euro, e la maggior parte di tali obbligazioni sono finite nei portafogli delle famiglie italiane. E’ ormai da qualche anno che per gli investitori italiani, le emissioni obbligazionarie bancarie si contrappongono ai ben noti Titoli di Stato (BTP, CCT o anche BOT). E’ bene fare un po’ di chiarezza… Le obbligazioni sono dei titoli di credito che incorporano per il titolare un credito nei confronti dell’emittente. Le obbligazioni più popolari sono costituite dai Titoli di Stato (BOT, BTP, CCT) in tal caso l’emittente (debitore) e’ lo Stato Italiano. Investire nel mercato obbligazionario (cd. Mercato del reddito fisso) e’ divenuta un’operazione piuttosto delicata, soprattutto per i piccoli risparmiatori che non hanno maturato una grande esperienza. In particolare, per poter ottenere un buon rendimento, oltre ad affidarsi a professionisti del settore, e’ bene conoscere le dinamiche del mercato. Lo scopo principale di chi decide di investire in obbligazioni, normalmente, e’ quello di ottenere un risultato certo, infatti, rispetto ad altri tipi di investimento sono più “sicure” per il sottoscrittore ma, bisogna valutare le varie alternative e confrontare i rischi. Quali sono i principali rischi per chi affronta il mercato obbligazionario? Rischio tasso (o rischio prezzo): esso è dato dalla possibile variazione del tasso di interesse del mercato. È il rischio che corrono le obbligazioni “a tasso fisso” infatti per tale tipologia di obbligazioni la cedola di interesse annua e’ fissa per tutta la durata del titolo fino alla scadenza. Il rischio e’ che nel corso della durata pluriennale di una obbligazione i tassi del mercato possono salire e, in tale caso, le obbligazioni emesse dopo tale rialzo lascino cedole più remunerative per cui il valore di quelle sottoscritte prima del rialzo “valgano” di meno sul mercato e, quindi, se il sottoscrittore avesse necessità di vendere prima della scadenza potrebbe maturare una perdita rispetto al capitale investito. Rischio di credito (o anche rischio di controparte): esprime la possibilità che si verifichi l’inadempimento da parte dell’emittente. In pratica e’ il rischio che l’emittente cioè il debitore non riesca a far fronte ai propri impegni, sia nel pagamento degli interessi che nella restituzione del capitale a scadenza. E’ ciò che è accaduto nel passato recente ad aziende quali Cirio, Giacomelli, Parmalat ma anche allo Stato Argentino o più recente allo Stato Greco. Per cautelare l’investitore e rendere visibile a tutti il livello di tale rischio, le obbligazioni sono sottoposte a Rating, in pratica un giudizio sul merito creditizio che hanno gli emittenti, tale giudizio e’ espresso da organismi indipendenti internazionali (Standard & Poors, Moodys, Fitch). Esistono varie tipologie di obbligazioni, per cui prima di procedere alla sottoscrizione, è bene valutare le differenti caratteristiche così da poter fare un investimento adatto alle nostre esigenze. In base alla modalità di calcolo degli interessi, si distinguono a tasso fisso o variabile; “zero coupon” sono definite le obbligazioni che non rilasciano una cedola annua ma bensì un’unica cedola alla scadenza. “convertibili” sono quelle che offrono la possibilità di essere convertite in azioni dello stesso emittente); Le tipologie e le caratteristiche descritte non sono da considerarsi esaustive, perché oggi siamo in un mercato in continua evoluzione, e con emittenti sia pubblici che privati che fanno sempre più ricorso a tale tipo di strumento per reperire la liquidità di cui necessitano. L’errore più grave che si possa commettere è quello di valutare come migliore il titolo che lascia la cedola di interesse più alta! 68