100% Fitness Mag - Anno VII Marzo 2013 | Page 50

100% FITNESS MAGAZINE ANESTESISTA Fibromialgia C he cos’è la FMS? Che cos’è la fibromialgia? La FMS (Sindrome da fibromialgia) è una patologia dell’apparato loco-motore associata a dolori e a segni d’affaticamento a livello dei muscoli, legamenti e tendini (ossia a livello dei tessuti connettivi del corpo, tessuti composti di fibre).“Fibro”definisce la componente fibrosa,“Mio” la componente muscolare ed”Algia” lo stato doloroso. Il concetto potrebbe essere tedeschizzato e si potrebbe parlare quindi di Faser-Muskel-Schmerz (FMS) N.d.T. = per formulare diversamente la sigla FMS, vengono utilizzati i termini tedeschi con la stessa iniziale FaserMuskel-Schmerz = Dolore-MuscoloFibra, ma viene adottato il termine fibromialgia e la denominazione inglese fibromyalgia (pronunciata: faibromaalgia). Come viene diagnosticata la fibromialgia? Normalmente, le indagini di laboratorio risultano nella norma, in particolare è possibile che non sia stata accertata alcuna alterazione, come invece accade per i classici reumatismi e la poliartrite cronica. Questa circostanza esatta ed importante fa sì che, contrariamente ai reumatismi veri, si parli semplicemente di “reumatismi falsi”. Mentre per i reumatismi veri è necessario ricorrere all’uso di cortisone, secondo i reumatologi americani l’uso del cortisone è sbagliato nel caso della fibromialgia. Nel 1990 i reumatologi americani pubblicarono il multi-center-criteriastudy in cui venivano determinati i criteri d’indagine nonché quelli clinici. I pazienti dovevano accusare dolori da almeno tre mesi ed accusare dolore in almeno 11 dei 18 punti che fanno male quando si esercita pressione. Il medico preme con il pollice oppure con l’indice; sempre per fini Dottor Antonio Coppola Medico, pediatra, rianimatore, anestesista specializzato nella terapia del dolore Cell. 3381705569 legati allo studio, si usano apparecchiature che esercitano una pressione ben definita per centimetro quadrato. I punti che risultano doloranti alla pressione vengono denominati, “tender points” e non vanno confusi con i trigger points del dolore miofasciale. Questi punti fanno male anche se non si preme. Se invece si esercita pressione su di essi, fa male un’altra parte del corpo. Questo fenomeno viene chiamato effetto a distanza, ossia“referred pain”, paragonabile all’effetto a distanza dei punti dell’agopuntura. E’ importante notare che nel caso della fibromialgia sono interessati sia i tender points sia i trigger points. Sono state proprio le analogie che potevano causare una certa confusione ad indurre Bauer ed Heine (l, 2) ad indagare sulle similitudini. Sulla base dei lavori del gruppo di Melzack, era già stato evidenziato che nel 71% dei casi, i trigger points erano coincidenti con i punti dell’agopuntura (3), e secondo Heine (4), nell’82% dei casi i punti dell’agopuntura coincidevano con i fasci vascolari e nervosi anatomicamente definibili. Quindi, i punti dell’agopuntura potevano essere riconosciuti e definiti come fori dell’agopuntura da cui passano i suddetti fasci vascolari e nervosi, che non sono altro che le rispettive triadianatomiche composte da 3 elementi di base: le arterie, le vene e i nervi. Esaminando i 18 tender points, Bauer constatò che anch’essi coincidevano con i punti noti dell’agopuntura. Nel corso di operazioni chirurgiche alle mani e ai piedi, Bauer aveva notato che i fori, punti di fuoriuscita o di restringimento delle triadi anatomiche, coincidevano - a seconda della loro posizione - con i punti dell’agopuntura. Ne furono trovati alcuni a livello delle estremità e fu possibile accertare che in certi areali ben definiti si erano raggruppati da 6 fino ad 8 fori,proprio in quei pazienti che, indipendentemente dall’operazione, avevano lamentato dolori. In questo modo è nata la diagnostica per digitopressione. Utilizzando questa diagnostica, si ricercano, analogamente a quanto si faceva prima, i “tender points” doloranti, con la differenza che tutti i punti di tutti i meridiani potrebbero essere dolenti. Se i meridiani sono colpiti da fibomialgia e se su di essi si esercita una determinata pressione, risultano doloranti in modo abbastanza tipico. Ciascun punto dell’agopuntura può diventare un tender point. Pertanto, è necessario che vengano tastati tutti i punti del meridiano del colon, dei polmoni e del pericardio e vengano controllati tutti i punti del meridiano dei reni, della vescica e della cistifellea. Il numero consistente di punti rende possibile una diagnostica più precisa rispetto a quanto sia possibile fare con i 18 tender points. E’ stato possibile mostrare, molto spesso, che la fibromialgia comincia in un quadrante e, solo nel corso di un decennio, mostra un quadro patologico completo che viene definito fi- 50