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PEDIATRA
Se i genitori non
sanno dire di no
L’
ultima indagine conoscitiva
sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza di
Eurispes e Telefono Azzurro dimostra che i genitori e i figli
italiani vivono oggi uno stato di forte
confusione e conflittualità. I genitori
appaiono in forte ansia per i propri
figli: temono aggressioni e molestie,
anche attraverso l’uso della rete,
infelicità e malattie, uso di sostanze
stupefacenti, incidenti, difficoltà nel
portare a compimento gli studi e trovare un lavoro, insuccesso nella vita.
Oltre la metà dei genitori teme di non
saperli comprendere e difendere da
cattive compagnie. Molti ammettono
di viziare i propri figli e non sapere
come insegnare loro la disciplina o di
non riuscire a farsi rispettare, proponendosi più che altro come “amico”
dei propri figli. Secondo l’81,6% degli
intervistati, essere genitore oggi è più
difficile rispetto al passato, perché i
figli di oggi hanno più opportunità
ma sono più fragili. Da parte loro, i
ragazzi non hanno stima negli adulti.
Il 70% tra loro non ha alcuna fiducia
Dottor
Carlo Alfaro
Pediatra
nell’impegno dei politici e delle istituzioni nei loro confronti. Il risultato
è una filosofia di vita basata sul qui
ed ora, con scarso investimento nel
futuro e su se stessi. In generale, i
ragazzi avvertono che gli adulti li responsabilizzano a parole, ma solo per
deresponsabilizzare se stessi e senza
una reale fiducia e un reale impegno
nei loro confronti.
L’errore principale dei genitori di
oggi è di essere eccessivamente protettivi e trasmettere ai figli l’idea che
nessun dolore sia sopportabile, che
tutto debba essere ottenuto o risolto
subito. L’atteggiamento dei genitori
genera insicurezza e non consente
di fare nuove esperienze al di fuori
del “nido protettivo” della famiglia
con serenità ed entusiasmo. La preoccupazione dei genitori per gli aspetti
materiali del benessere dei figli- salute, nutrizione, beni- li distoglie dal
comprenderne le istanze psicologiche
e dall’aiutarli a sviluppare un’ “intelligenza emotiva”, ossia la capacità
di conoscere le proprie emozioni, di
orientarle, di interagire con gli altri
in modi efficaci.
“Amare veramente i propri figli equivale ad educarli, non ad accontentarli” è il monito dei Pediatri emerso di
recente al ventiquattresimo Congresso Nazionale della Società Italiana di
Pediatria Preventiva e Sociale: regole
e divieti non rischiano affatto di provocare traumi, ma aiutano i bambini
a crescere meglio. I bambini e adolescenti di oggi, ricoperti di attenzioni,
regali, stimoli e comfort di ogni tipo,
nascondono, forse proprio a causa di
tanta opulenza, una fragilità profonda che minaccia la loro capacità di
sviluppare un’identità adulta e consapevole di sé. Troppo spesso i genitori
sono concentrati a soddisfare ogni desiderio dei propri figli, impauriti che
possano provare qualunque minina
sofferenza o frustrazione, come se ciò
fosse un trauma insuperabile.
Oggi spesso, all’interno delle famiglie,
si rinuncia a dire di no, a fissare regole, ad indicare limiti, minando il
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