100% Fitness Mag - Anno VII Marzo 2013 | Page 34

100% FITNESS MAGAZINE PEDIATRA Se i genitori non sanno dire di no L’ ultima indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza di Eurispes e Telefono Azzurro dimostra che i genitori e i figli italiani vivono oggi uno stato di forte confusione e conflittualità. I genitori appaiono in forte ansia per i propri figli: temono aggressioni e molestie, anche attraverso l’uso della rete, infelicità e malattie, uso di sostanze stupefacenti, incidenti, difficoltà nel portare a compimento gli studi e trovare un lavoro, insuccesso nella vita. Oltre la metà dei genitori teme di non saperli comprendere e difendere da cattive compagnie. Molti ammettono di viziare i propri figli e non sapere come insegnare loro la disciplina o di non riuscire a farsi rispettare, proponendosi più che altro come “amico” dei propri figli. Secondo l’81,6% degli intervistati, essere genitore oggi è più difficile rispetto al passato, perché i figli di oggi hanno più opportunità ma sono più fragili. Da parte loro, i ragazzi non hanno stima negli adulti. Il 70% tra loro non ha alcuna fiducia Dottor Carlo Alfaro Pediatra nell’impegno dei politici e delle istituzioni nei loro confronti. Il risultato è una filosofia di vita basata sul qui ed ora, con scarso investimento nel futuro e su se stessi. In generale, i ragazzi avvertono che gli adulti li responsabilizzano a parole, ma solo per deresponsabilizzare se stessi e senza una reale fiducia e un reale impegno nei loro confronti. L’errore principale dei genitori di oggi è di essere eccessivamente protettivi e trasmettere ai figli l’idea che nessun dolore sia sopportabile, che tutto debba essere ottenuto o risolto subito. L’atteggiamento dei genitori genera insicurezza e non consente di fare nuove esperienze al di fuori del “nido protettivo” della famiglia con serenità ed entusiasmo. La preoccupazione dei genitori per gli aspetti materiali del benessere dei figli- salute, nutrizione, beni- li distoglie dal comprenderne le istanze psicologiche e dall’aiutarli a sviluppare un’ “intelligenza emotiva”, ossia la capacità di conoscere le proprie emozioni, di orientarle, di interagire con gli altri in modi efficaci. “Amare veramente i propri figli equivale ad educarli, non ad accontentarli” è il monito dei Pediatri emerso di recente al ventiquattresimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale: regole e divieti non rischiano affatto di provocare traumi, ma aiutano i bambini a crescere meglio. I bambini e adolescenti di oggi, ricoperti di attenzioni, regali, stimoli e comfort di ogni tipo, nascondono, forse proprio a causa di tanta opulenza, una fragilità profonda che minaccia la loro capacità di sviluppare un’identità adulta e consapevole di sé. Troppo spesso i genitori sono concentrati a soddisfare ogni desiderio dei propri figli, impauriti che possano provare qualunque minina sofferenza o frustrazione, come se ciò fosse un trauma insuperabile. Oggi spesso, all’interno delle famiglie, si rinuncia a dire di no, a fissare regole, ad indicare limiti, minando il 34