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COUNSELOR
Il counseling:
professione d’amore
Una filosofia esistenziale
una “arte di vivere”
Dottoressa
Anna Sallustro
Laureata in scienze della formazione.
Master in Counseling
Cell. 3381356920
Tanzan, un vecchio monaco, e il
suo studente, Ekido, percorrevano
insieme una strada fangosa. Lungo
il cammino si trovarono di fronte
un ruscello e videro in piedi sulla
riva, esitante, una bellissima giovane
giapponese, che indossava kimono
e fusciacca.
Tanzan disse alla giovane: “Vieni,
lascia che ti aiuti ad attraversare” e,
senza aggiungere altro, la sollevò,
se la caricò sulle spalle e la portò
dall’altra parte del ruscello. Quando
raggiunse la riva, depose la giovane
con molta delicatezza. Lei lo ringraziò e il vecchio riprese il cammino.
Ekido, lo studente, si infuriò per il
comportamento scandaloso del suo
cosiddetto maestro, e riuscì a ritrovare la parola solo molto più tardi, a
sera. Quando proprio non ce la fece
più, sbottò: “Tanzan, sai bene che a
noi monaci è vietato toccare le donne. Ma cosa ti è venuto in mente?
Insomma, caricarti quella ragazza
sulle spalle e portarla sull’altra riva
del fiume! “Tanzan sorrise del pudore offeso del suo studente e disse
con calma: Io ho posato la ragazza
sull’altra riva del fiume. E tu perché
te la porti ancora dietro?”
Ci sono persone che portano
dentro una zavorra enorme, un
peso che non permette di vivere
serenamente il presente.
Dalla famosa cassetta degli attrezzi
a disposizione del Counselor, questa
volta prendo “Il counseling gestalti-
co” Che cos’è la Gestalt?
La Gestalt è una metodologia che
nasce nel 1947 a opera di F. S. Perls
e lavora sul funzionamento omeostatico dell’essere umano in relazione ai
bisogni biologici, sociali ed emotivi.
Quando un bisogno viene soddisfatto, subito ne nasce un altro in cerca
di appagamento. Nel momento in
cui questo ciclo viene ad interrompersi nascono delle problematiche.
Essa pone l’accento sulla presa di
coscienza dell’esperienza nel “qui
e ora”. Parte dal presupposto che il
disagio esposto dal cliente nella relazione di aiuto, rappresenta il segno
di una difficoltà del vivere una specificità, propria dell’essere umano.
Nel counseling gestaltico si lavora
in modo particolare per favorire
l’espressione e per l’elaborazione e
chiusura delle situazioni incompiute
provenienti dal passato, le cosiddette
gestalt aperte.
In ognuno di noi sono presenti molte di queste situazioni inconcluse:
vecchie rabbie e rancori, ricordi di
vergogne e umiliazioni subite e non
digerite, malinconie, rimorsi, atteggiamenti presi e di cui ci si è pentiti,
idee di sé e quant’altro.
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