FRUTTI DI BOSCO
PER PROTEGGERE IL CUORE E
PREVENIRE IL DECLINO COGNITIVO
Fragole, mirtilli, gelsi e altri gustosi e dolci frutti di bosco. Delizia per il palato ed elisir per la salute. L’ultima conferma dell’utilità
di questi frutti arriva da uno studio
condotto dalla Tufts University e
dall’Università del Maryland che
hanno scoperto come i frutti di
bosco siano capaci di favorire il
processo di autofagia nelle cellule.
Si tratta di un meccanismo importante che consente di eliminare
le proteine tossiche dalle cellule. Favorire l’autofagia significa
riuscire a svolgere una preziosa
azione protettiva nei confronti di
numerose malattie. Ad esempio, le
malattie neurodegenerative come
l’Alzheimer o il Parkinson, che
sono provocate proprio da un anomalo accumulo di proteine.
I ricercatori americani hanno testato l’efficacia dei frutti di bosco
su alcuni topolini che sono stati
nutriti per due mesi con mirtilli e
fragole e che poi sono stati esposti
a dosi di radiazioni per accelerare il processo di invecchiamento
cellulare. Il primo gruppo è stato
controllato dopo 36 ore dall’esposizione alle radiazioni, il secondo
gruppo invece ha continuato ad
assumere frutti di bosco ed è stato
esaminato dopo 30 giorni.
I maggiori benefi ci si sono registrati proprio nel secondo gruppo.
Come spiega Shibu Poulose, tra i
ricercatori che hanno condotto l’esperimento, i topi di questo gruppo,
infatti, mostravano una maggiore
resistenza alle radiazioni. Il segreto di questi frutti, chiamati anche
superfoods, risiede nell’elevata
concentrazione di antiossidanti
che sono sostanze ben note per essere in grado di contrastare l’invec-
chiamento cellulare, ma anche di
riparare i danni causati dallo stress
ossidativo.
I frutti di bosco sono spesso al centro di ricerche scientifiche i cui risultati continuano a confermarne i
benefi ci. Ad esempio, un recente
studio condotto negli Stati Uniti su
un gruppo di donne ha scoperto
che quelle che erano solite mangiare più di tre porzioni di mirtilli
o fragole a settimana avevano un
34% di rischio in meno di essere
colpite da un attacco cardiaco e
il merito sarebbe delle antocianine, antiossidanti che migliorano le
funzioni vascolari e abbassano la
pressione. E altri studi hanno confermato che il consumo regolare
di questi frutti rallenta il declino
cognitivo.
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