100% Fitness Mag - Anno VII Maggio 2013 | Page 36

100% FITNESS MAGAZINE ODONTOIATRA Visita il nuovo sito della rivista: www.salutefitness.it Dottore: cos’è una devitalizzazione? Dottor Vittorio Milanese Laureato in Odontoiatria e protesi dentiaria presso l’università di Napoli - Socio dell’A.N.D.I. Disponibile telefonicamente Martedì e Giovedì dalle 13.30 alle 15.00 Cell. 338.4698121 È una domanda che spesso mi rivolgono e alla quale rispondo con non poche difficoltà. Questo perché prima la spiego in modo molto schematico, rendendo tutto molto semplice, poi però devo informare il paziente che qualche difficoltà esiste ed ovviamente ne devo anche giustificare il motivo. Cominciamo col dire che come conseguenza di una carie profonda, oppure a causa di un trauma, la polpa può infiammarsi, il dente inizia a far male e sintomo caratteristico è che il paziente riferisce che lo “sente pulsare” (sbattere); si parla di dolore pulpitico, e per questo motivo non sempre il paziente è in grado di indicarmi con precisione il dente responsabile. Se non si interviene l’infiammazione può evolvere in infezione che quando si propaga all’osso periapicale determina un “ascesso” di origine dentaria (ossia si gonfia tutta la zona in prossimità dell’elemento dentario). La terapia è il trattamento endodontico (comunemente detto devitalizzazione) che resta l’unica scelta in alternativa all’estrazione del dente coinvolto. Il trattamento del dentista può richiedere tempi piuttosto lunghi e a volte sono necessarie più sedute, specie quando si tratta dei molari oppure in presenza di un pregresso 36 ascesso controllato da terapia antibiotica. La terapia endodontica si identifica in tre passaggi successivi: la rimozione della polpa dentaria (più comunemente indicata come “nervo del dente”), la sagomazione dello spazio che la conteneva (canale radicolare), l’otturazione di quest’ultimo con adeguati materiali di riempimento canalare (guttaperca). In presenza di canali infetti (che hanno determinato un ascesso dentario, un granuloma o una fistola) si renderanno necessarie delle sedute supplementari di disinfezione dei canali radicolari con apposite medicazioni, che allungheranno i tempi del trattamento. Questo procedimento viene ripetuto per tutti i canali che possiede un dente. Uno per gli incisivi e i canini, uno o due per i premolari, tre o quattro per i molari. Tutto questo lo spiego a miei pazienti mostrando loro lo schema ben semplificato di un dente con un solo canale. Ma perché delle volte un dente devitalizzato non guarisce? Le cause sono due: non adeguata preparazione del dentista (il dentista esperto in devitalizzazioni prende il nome di endodontista, dove per endodonto si Figura schematica di un molare. Si noti l’estrema semplicità del canale, con la lima canalare che facilmente raggiunge l’apice del dente. Esempio di difficoltà anatomica: Andamento a doppia curva del canale, con la lima che potrebbe essere impossibilitata ad arrivare all’apice del dente, o rompersi nel canale per l’eccessivo stress meccanico.