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ODONTOIATRA
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Dottore: cos’è una
devitalizzazione?
Dottor
Vittorio Milanese
Laureato in Odontoiatria e protesi dentiaria presso
l’università di Napoli - Socio dell’A.N.D.I.
Disponibile telefonicamente
Martedì e Giovedì dalle 13.30 alle 15.00
Cell. 338.4698121
È
una domanda che spesso
mi rivolgono e alla quale rispondo con non poche difficoltà. Questo perché prima
la spiego in modo molto schematico,
rendendo tutto molto semplice, poi
però devo informare il paziente che
qualche difficoltà esiste ed ovviamente ne devo anche giustificare
il motivo.
Cominciamo col dire che come
conseguenza di una carie profonda,
oppure a causa di un trauma, la polpa può infiammarsi, il dente inizia a
far male e sintomo caratteristico è
che il paziente riferisce che lo “sente
pulsare” (sbattere); si parla di dolore pulpitico, e per questo motivo
non sempre il paziente è in grado
di indicarmi con precisione il dente
responsabile.
Se non si interviene l’infiammazione
può evolvere in infezione che quando si propaga all’osso periapicale determina un “ascesso” di origine dentaria (ossia si gonfia tutta la zona in
prossimità dell’elemento dentario).
La terapia è il trattamento endodontico (comunemente detto devitalizzazione) che resta l’unica scelta in
alternativa all’estrazione del dente
coinvolto.
Il trattamento del dentista può richiedere tempi piuttosto lunghi e
a volte sono necessarie più sedute,
specie quando si tratta dei molari
oppure in presenza di un pregresso
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ascesso controllato da terapia antibiotica.
La terapia endodontica si identifica
in tre passaggi successivi:
la rimozione della polpa dentaria (più comunemente indicata come “nervo del dente”),
la sagomazione dello spazio
che la conteneva (canale radicolare),
l’otturazione di quest’ultimo
con adeguati materiali di riempimento canalare (guttaperca).
In presenza di canali infetti (che
hanno determinato un ascesso dentario, un granuloma o una fistola) si
renderanno necessarie delle sedute
supplementari di disinfezione dei
canali radicolari con apposite medicazioni, che allungheranno i tempi
del trattamento.
Questo procedimento viene ripetuto per tutti i canali che possiede un
dente. Uno per gli incisivi e i canini, uno o due per i premolari, tre o
quattro per i molari. Tutto questo
lo spiego a miei pazienti mostrando
loro lo schema ben semplificato di
un dente con un solo canale.
Ma perché delle volte un dente
devitalizzato non guarisce?
Le cause sono due:
non adeguata preparazione del
dentista (il dentista esperto in
devitalizzazioni prende il nome di
endodontista, dove per endodonto si
Figura schematica di un molare. Si noti
l’estrema semplicità del canale, con la
lima canalare che facilmente raggiunge
l’apice del dente.
Esempio di difficoltà anatomica:
Andamento a doppia curva del canale,
con la lima che potrebbe essere
impossibilitata ad arrivare all’apice
del dente, o rompersi nel canale per
l’eccessivo stress meccanico.