100% Fitness Mag - Anno VII Maggio 2013 | Page 20

100% FITNESS MAGAZINE AUDIOPROTESISTA 10.800.000 unità, la fascia “over-65” supera abbondantemente i 16.000.000 di unità, mentre la fascia “over-80” consta di ben 3.600.000 unità (v. sito web ISTAT). È evidente che se gli “over-65” rappresentano circa il 20% della popolazione e gli “over-80” circa il 5%, i problemi legati al deterioramento uditivo nell’anziano non possono essere trascurati, non fosse altro che per l’impatto numerico, inevitabilmente tradotto in impatto socio-assistenziale. Da un punto di vista quantitativo, infatti, la sordità rappresenta uno dei principali handicap dell’anziano. Troppo spesso, inoltre, le problematiche sociali e comunicazionali dell’anziano vengono attribuite esclusivamente ad un deterioramento cognitivo, mentre atteggiamenti di autoemarginazione ed apparenti deficit attenzionali non sono altro che epifenomeni di una sottostante sordità. Potrei citare tanti che dopo aver trascorso molti anni in uno stato di notevole difficoltà di comunicazione, giunti gradualmente per la scarsa discriminazione in uno stato di graduale abbandono delle capacità cognitive si erano completamente isolati, tanto da assumere atteggiamenti che venivano attribuiti ad uno stato depressivo o una condizione di demenza. In molti casi, in cui i pazienti non erano ancora mai stati protesizzati, la possibilità di utilizzare un apparecchio acustico era valutata negativamente sia dai familiari che dagli stessi pazienti, dubbiosi in merito all’utilità dell’amplificazione o addirittura convinti che ciò potesse comportare solo fastidio o addirittura peggiorare l’udito residuo; la protesizzazione, per di più, era ritenuta in oltre il 50% dei casi poco utile(inutile) o addirittura controindicata dal medico di famiglia o da specialisti ORL consultati a proposito della ipoacusia. Nei pazienti che avevano già sperimentato la protesizzazione con scarsi risultati, la valutazione audiologica ha evidenziato una elevata incidenza di apparecchi acustici inadeguati o sottodimensionati in rapporto all’ipoacusia, in alcuni casi addirittura non funzionanti (!!), con collaterale riscon¬tro di una elevata incidenza di tappi di cerume. Tutti i pazienti, sono stati prima sottoposti ad una adeguata rimozione, laddove presenti, di materiali ostruenti il condotto uditivo esterno, e poi sottoposti ad una serie di accerta-menti audiometrici di base: - audiometria tonale standard con warble tones da 125 ad 8000 Hz; - audiometria vocale standard con bisillabi (competizione con speech-noise a rapporto S/N +10 dB); - impedenzometria; - rilievo della soglia di intolleranza acustica. In seguito è stata studiata la funzione di discriminazione verbale in campo libero con metodica tradizionale (materiale verbale standard riprodotto attraverso diffusori acustici per uso audiometrico clinico), in associazione ad una valutazione della funzione di comprensione di argomenti comuni (compatibilmente con il livello culturale dell’esaminato), presentati sia con metodica acumetrica controllata (cuffie e diffusori in cabina silente) che attraverso un semplice colloquio in ambiente comune. In tutti i casi, una volta raggiunto empiricamente un ade- 20 Visita il nuovo sito della rivista: www.salutefitness.it guato grado di amplificazione, una buona funzione di discriminazione ed in particolare, comprensione, validando già anticipatamente l’ipotesi di partenza, ovvero che troppo spesso apparenti turbe della comprensione e della sfera cognitiva sono erroneamente attribuite a deterioramento mentale piuttosto che ad un banale disturbo uditivo! Una volta completato il profilo uditivo/discriminativo, tutti i soggetti già protesizzati sono stati sottoposti ad una revisione della taratura delle protesi in dotazione o alla sostituzione delle stesse in caso di inadeguatezza funzionale, mentre nei soggetti da protesizzare per la prima volta è sta H