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COME FARSI
RISPETTARE IN BANCA
L
’ARBITRO BANCARIO FINANZARIO
I rapporti tra banche e clienti non sono mai stati idilliaci e rischiano di
diventarlo ancora meno nei prossimi tempi.
Dr. Mario De Simone
Cell. 3385458815
Mail: [email protected]
L
e banche sono sempre più in
difficoltà a generare margini
perché operano in un contesto economico come quello
attuale, in cui sono costrette, da un
alto, a pagare la raccolta sempre più
cara e dall’altro ad “prestare” il denaro a clienti privati o imprenditori
a tassi competitivi per non perdere
quote di mercato.
I clienti delle banche, nella veste
di “risparmiatori”, sono stati spesso
delusi dall’esito delle proposte di investimento fatte loro dagli sportelli
bancari. I rapporti con gli istituti
di credito non sono certo migliori
quando i clienti sono nella veste di
“Mutuatari o affidatari di altri finanziamenti”. Sono infatti in aumento le
denunce alle banche per aver applicato commissioni poco trasparenti o per
aver effettuato errate segnalazioni alla
Centrale Rischi che li hanno poi penalizzati, pregiudicandone i rapporti
con altre banche. Inoltre, è da un po’
che si stanno mettendo in evidenza
gli errori che hanno commesso non
solo le banche ma anche alcuni intermediari finanziari specializzati
nel calcolo degli interessi applicati ai
mutui ipotecari ed ai finanziamenti
in genere.
Dalla fine del 2009 è operativo l’Arbitro bancario finanziario (ABF)
una nuova figura di arbitro voluta dalla Banca d’Italia per dirimere, a livello
stragiudiziale, alcune controversie tra
clienti e banche. Possono rivolgersi
all’ABF i clienti che si ritengono danneggiati e non sono riusciti a trovare
un accordo con l’istituto di credito.
Chi può ricorrere all’Arbitro
Bancario Finanziario?
Tutti i clienti, cioè tutti coloro che
hanno in corso o hanno avuto rapporti
contrattuali relativi a servizi bancari e
finanziari ed estinti da non più di dieci
anni, con banche o intermediari finanziari. Per il ricorso all’Arbitro non è
necessaria l’assistenza di un avvocato.
Su cosa può decidere l’Arbitro
Bancario Finanziario?
Tutte le controversie che riguardano
operazioni e servizi bancari e finanziari quali, ad esempio, i conti correnti, i
mutui, i prestiti personali:
- fino a 100.000 euro, se il cliente
chiede una somma di denaro;
- senza limiti di importo, quando si
chiede soltanto di accertare diritti, obblighi e facoltà (ad esempio quando
si lamenta la mancata consegna della
documentazione di trasparenza o la
mancata cancellazione di un’ipoteca
dopo aver estinto un mutuo).
Non sono, invece, ricompresi nell’ambito di competenza dell’Arbitro tutte
le operazioni riguardanti acquisto o
vendita di azioni, obbligazioni o altri
strumenti finanziari, tali operazioni
restano di competenza della CONSOB (Commissione Nazionale per le
Società e la Borsa).
Come bisogna agire se si intende rivolgersi all’Arbitrato
bancario?
Innanzitutto prima di rivolgersi
all’ABF, bisogna presentare per iscritto formale reclamo nei confronti
dell’intermediario, il quale è tenuto
a rispondere entro 30 giorni e, solo
in caso di esito negativo o di mancata risposta al reclamo, è possibile
avviare la procedura di ricorso all