100% Fitness Mag - Anno VII Luglio 2013 | Page 24

100% FITNESS MAGAZINE PSICOPEDAGOGISTA figlia a scegliere il senso di colpa come prezzo della sua genealogia. RELIGIONE E SENSO DI COLPA IL SENSO DI COLPA ISPIRATO DAI FIGLI Ci si serve spesso anche della pratica religiosa per instillare senso di colpa, quindi manipolare il comportamento. In questi casi, è generalmente Dio colui che tu hai deluso, e in alcuni il messaggio è che sarai escluso dal Paradiso perché sei stato cattivo. ‘Se tu amassi Dio, non ti comporteresti così’. ‘Se non ti penti dei tuoi peccati, in Paradiso non entri’. ‘Dovresti avere rimorso per non essere andato a messa tutte le domeniche. Forse, se sei abbastanza contrito, sarai perdonato’. ‘Non hai osservato uno dei Comandamenti. Dovresti vergognarti’. Il senso di colpa può essere una strada a due sensi, ed i figli sono tanto abili a servirsene per manipolare i genitori quanto lo sono questi nel manipolare quelli. Se un figlio si accorge che uno dei genitori, non potendolo accontentare, si sentirà colpevole di essere un cattivo genitore, il figlio ne approfitterà per manipolarlo. ‘Non mi vuoi bene. Se tu mi volessi bene, non mi tratteresti così.’ Una frase come questa contiene questo messaggio: tu, genitore, dovresti sentirti in colpa quando tratti me, tuo figlio, in questo modo. I figli, ovviamente, imparano osservando gli adulti, che fra di loro usano questo sistema per ottenere ciò che vogliono. Il senso di colpa non è naturale. E’ una reazione emotiva appresa, la quale viene attivata soltanto se la vittima ha lasciato capire di essere vulnerabile. I figli sanno fin da bambini quando i genitori sono suggestionabili. Se ti rammentano di continuo cose che hai fatto o non fatto, al fine di ottenere ciò che vogliono, vuol dire che hanno già imparato il trucco del senso di colpa. E forse imitano qualcuno… IL SENSO DI COLPA ISPIRATO DALLA SCUOLA Alcuni insegnanti sono bravissimi a instillare il senso di colpa, e i bambini che sono suggestionabili al massimo, sono ottimi oggetti di manipolazione. Ecco alcuni messaggi che fanno soffrire i piccoli: ‘La tua mamma sarà molto triste per causa tua’. ‘Dovresti vergognarti. Prendere un’insufficienza, un ragazzo intelligente come te!’. ‘Come hai potuto dare un tale dispiacere ai tuoi genitori dopo tutti i sacrifici che hanno fatto per te? Non sai quanto desiderano che tu vada all’università?’. ‘Hai sbagliato il compito perché non hai studiato. Ora te la vedi tu’. Si ricorre sovente nelle scuole, al senso di colpa, per fare imparare ai bambini certe cose o per indurli a comportarsi in un dato modo. E ricordati: anche da adulto sei un prodotto di quelle scuole. ALCUNE STRATEGIE PER ELIMINARE IL SENSO DI COLPA   Cominciare a guardare al passato come a qualcosa di immutabile, malgrado i penosi stati d’animo che può suscitare. E’ finito! Non c’è senso di colpa che possa cambiarlo. E’ importante distinguere sempre il sentirsi in colpa dal trarre utili lezioni dal passato. Domandarsi che cos’è che stai evitando nel presente col senso di colpa intorno al passato. Lavorando a ciò che evitavi, eliminerai il bisogno di sentirti in colpa. Un mio paziente, che per un certo tempo aveva avuto una relazione extraconiugale, offre un buon esempio in proposito. Egli diceva di sentirsi in colpa, ma continuava a svignarsela tutte le settimane per incontrarsi con l’altra donna. Gli feci osservare che il senso di colpa di cui tanto parlava, era uno stato d’animo del tutto futile: da una parte non migliorava la qualità del suo matrimonio e, dall’altra, gli impediva di godersi in pace la relazione. Gli restavano due scelte. Poteva riconoscere di impiegare il tempo a sentirsi colpevole perché era più facile che analizzare a fondo il suo matrimonio e operare per rimettere in sesto il matrimonio e lui stesso; oppure poteva imparare ad accettare il suo comportamento: ammettere che i rapporti extraconiugali egli li giustificava, e prendere atto che nel suo sistema di valori era incluso un comportamen-   to che molta gente condanna. Sia con l’una che con l’altra scelta egli avrebbe eliminato il proprio senso di colpa, cambiando oppure accettando se stesso. Cominciare ad accettare certe cose di te stesso che tu hai scelto ma che ad altri possono non piacere. Se pertanto i tuoi genitori, il capoufficio, i vicini, o perfino la persona che hai sposato, si oppongono a un certo tuo comportamento, puoi considerarlo un fatto del tutto naturale. L’approvazione altrui fa piacere, ma non è indispensabile. Una volta che non avrai più bisogno di essere approvato, sparirà il senso di colpa derivante da un comportamento che non reca approvazione. Tenere un ‘diario della colpa’, e annotare con esattezza quando, perché e con chi ti senti in questo stato d’animo, quello che miri ad evitare nel presente spasimando sul passato. Questo diario dovrebbe fornire elementi assai utili alla conoscenza del tuo personale e reiterato senso di colpa. Riconsiderare il tuo sistema di valori. A quali valori credi profondamente? Quali invece dai solo a vedere di accettare? Elenca questi valori fittizi, e decidi di vivere all’altezza di un codice di valori morali determinato da te, non imposto da altri. Insegnare alle persone che tentano di manipolarti col senso di colpa, che sei perfettamente capace di far fr ۝H[ܛ™\