100% Fitness Mag - Anno VII Luglio 2013 | Page 15

15 100% FITNESS MAGAZINE nati dopo tanti anni, tendono ad accontentare, anticipare, giustificare e proteggere. Difficilmente fanno sperimentare luoghi diversi da quello familiare o scolastico,cercando di essere sempre presente per paura che possa accadere qualcosa o perché, loro i genitori non sono capaci di separarsi dai figli. Continuando a relazionarsi con quest’ultimi come se fossero piccoli, non permettendo loro di crescere. Dall’altro lato i bambini strutturano comportamenti non adeguati, egocentrici, utilizzano un linguaggio baby-talk, accompagnato da movenze e atteggiamenti infantili. Non parliamo dei “capricci”, grida, aggressività in ogni luogo, quando non assecondato. Bambini di 6\7 anni si trasformano in bambini di 2\3 anni, tale trasformazione è palese agli occhi di tutti tranne a quelli dei genitori. Tali modalità vanno ad inficiare non solo la crescita emotiva del bambino, ma nel tempo può avere ripercussioni anche sullo sviluppo cognitivo. Molte esperienze motorie che il bambino sperimenta da piccolissimo, non solo sono la base per i movimenti futuri, ma sono le fondamenta della programmazione, problem solving, dell’organizzazione: la matematica. Un linguaggio non adeguato all’età cronologica può produrre difficoltà nella scrittura tutto ciò può alterare l’autostima del bambino quindi renderlo insicuro rispetto ai coetanei. Difronte a questo “QUADRO” i genitori devono fare un autoanalisi e chiedere aiuto. Attraverso la psicomotricità si favorisce la crescita emotiva del bambino, la separazione dalla figure genitoriale, il decentramento, la tolleranza alle frustrazioni, l’accettazione dei “NO” e si lavora sull’autostima. Inoltre dando dei piccoli consigli psico-petagogici ai genitori si cerca di far evolvere la situazione. Ecco una poesia del filosofo GIBRAN che ci aiuta a pensare: I vostri figli non sono figli vostri. Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi,ma non da voi, e benché vivano con voi non vi appartengono. Potete donar loro l’amore ma non i vostri pensieri: essi hanno i loro pensieri. Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime: esse abitano la casa del domani,che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno. Potete tentare di essere simili a loro,ma non farli simili a voi: la vita procede e non si attarda sul passato. Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccati in avanti. L’arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito,e vi tende con forza affinchè le sue frecce vadano rapide e lontane. Affidatevi con gioia alla mano dell’Arciere; poiché come ama il volo della freccia, così ama la fermezza dell’arco. v