100% Fitness Mag - Anno VII Luglio 2013 | Page 12

SCOPERTE SCIENZA ALIMENTAZIONE CELIACHIA, LE DIAGNOSI CRESCONO DEL 10% ALL’ANNO Si stima che siano 600.000 gli italiani affetti da celiachia, malattia autoimmune che può essere definita come un’intolleranza permanente al glutine. I casi accertati sono 135.000 e aumentano del 10% ogni anno, grazie a una maggiore attenzione verso questa patologia e alla disponibilità di test diagnostici. La predisposizione genetica è necessaria ma si ritiene che una delle ragioni della diffusione della celiachia sia l’eccessivo consumo di glutine. Umberto Volta, presidente dei consulenti scientifici nazionali dell’Associazione italiana celiachia (Csn-Aic), spiega che «anche alcuni fattori ambientali possono svolgere un ruolo determinante nello scatenamento della celiachia a cominciare dalle infezioni, come quelle da rotavirus o da adenovirus e altri ceppi virali, così come gastroenteriti di natura batterica contratte dopo un viaggio in paesi con condizioni igieniche non ottimali o infezioni da parassiti». Non si nasce celiaci: perché la malattia si manifesti è necessario «un habitus genetico ben definito su cui agiscono fattori ambientali in grado di far insorgere la celiachia in qualsiasi età della vita, anche in quella geriatrica». Ma l’intolleranza al glutine non si manifesta solo nella celiachia. Durante la seconda Consensus conference on gluten-related disorders, che si è svolta a Monaco lo scorso dicembre, è stata definita una nuova condizione, la sensibilità al glutine non celiaca (Sgnc). Colpisce persone non celiache e i sintomi - a carico dell’intestino ma non solo - migliorano o scompaiono se si interrompe l’assunzione di glutine e recidivano quando viene reintrodotto nella dieta. SALUTE CURIOSITÀ Occhio ai sintomi dello stress: si rischia l’infarto La verità è che siamo tutti quanti a rischio. Tutta colpa dello stress: una “malattia” sempre più diffusa e che non bisogna assolutamente sottovalutare. Non importa solo quanto ci sentiamo stressati ma anche quanto riteniamo che lo stress possa essere pericoloso per il nostro benessere. La raccomandazione viene da uno studio pubblicato dallo European Heart Journal e condotto dall’Inserm unit 1018, “The Epidemiology and Public Health Research Centre”, in collaborazione con un team di internazionale di ricercatori britannici e finlandesi: secondo i risultati le persone stressate (e anche quelle che si ritengono tali) hanno il doppio del rischio di infarto rispetto agli altri. Lo studio ha coinvolto 7.268 partecipanti, e analizzando i sintomi da stress è proprio emerso il rischio di sviluppare una qualche seria malattia che coinvolge in particolare il sistema cardiovascolare, come ipertensione o diabete. Quindi occhio a sintomi come ansia, difficoltà di concentrazione, nervosismo, emicranie, eruzioni cutanee: spesso sono indice di uno stato di stress. CANCRO AL SENO: SI PUÒ PREVENIRE CON UNA TERAPIA Questo è davvero un momento storico nel trattamento delle donne ad aumentato rischio di cancro al seno. Si riferiva alla decisione delle autorità sanitarie britanniche, di avviare una campagna battezzata come “Game changer” che permetterà di far ottenere a tutte le donne con una storia familiare di cancro della mammella, un farmaco che dovrebbe avere 12 100% FITNESS MAGAZINE un’azione preventiva. L’iniziativa prende il via dopo il nuovo orientamento nelle linee guida sulla prevenzione del cancro da parte del Uk Nhs - medicines watchdog, e il National institute for health and care excellence (Nice). Il farmaco - che potrà essere il tamoxifene o il raloxifene - secondo i medici inglesi potrebbe aiutare più di 488mila donne soltanto in In- ghilterra e Galles e ridurre in modo drastico il rischio di cancro al seno. La campagna di prevenzione sarà rivolta alle donne dai 35 anni in su ritenute a rischio di cancro con oltre il 30% di possibilità, quindi ritenuto elevato, e anche quelle con rischio ritenuto moderato (dal 17% al 30%).