100% Fitness Mag - Anno VII Gennaio 2013 | Page 24

100% FITNESS MAGAZINE PSICOPEDAGOGISTA Vivere o sopravvivere? La psicologia al servizio della spiritualità Dottoressa Bianca Pane Laureata in Filosofia e Psicopedagogia presso l’Università di Napoli Federico II, specializzata in Gestalt Counseling Bioenergetica e Terapie Olistiche - Cell. 393.9315564 P artendo dal presupposto dell’esistenza in noi di una parte spirituale, divina, e dal suo primato sulla persona, la visione psicologica e psicoterapeutica cambia radicalmente. Lo studio della storia personale, l’analisi della personalità, delle motivazioni consce o inconsce, dei vissuti con le figure genitoriali, parentali, non risolvono il problema, ma divengono luoghi dove riconoscere, reinterpretare, capire meglio la forza dei bisogni, delle emozioni, dei senti- menti, dei pensieri che abbiamo, per togliere loro il dominio su di noi e farli dialogare con la parte spirituale. Ho capito ciò dopo diversi anni di professione, quando ho visto il depresso vincere la propria depressione o la persona fobica vincere le proprie fobie, ma né l’uno né l’altro riuscivano a essere felici, a essere in pace con se stessi. Noi siamo felici, positivi, e ci sentiamo in pace con noi stessi solo quando stiamo in contatto con la nostra parte spirituale. Psicologia, psicoanalisi, psicoterapia, dunque, al servizio della spiritualità. Dopo essersi domandati: “Perché?”, pensando a se stessi, alla propria storia personale, e aver trovato le chiavi psicologiche per leggerla, per interpretarla, si deve passare a domandarsi: “Che cosa vuol dirmi Dio con ciò che mi sta capitando?” Dunque ridurre le nevrosi personali per saper riconoscere e dialogare con la parte divina, spirituale, immortale di noi. Occorre possedere uno sguardo libero, se si vuole vivere autenticamente. L’essere umano, da sempre, tende a fuggire da se stesso, dal mondo in cui è stato messo. Preferisce autoingannarsi, riversare sugli altri le proprie colpe e le proprie responsabilità. Preferisce sopravvivere piuttosto che vivere. Superare le nevrosi con la vita autentica Vivere significa non dominare mai un altro essere umano. La persona che sopravvive, invece, ha bisogno dell’altro, si serve dell’altro. La persona che vive, serve l’altro. La persona che sopravvive cerca il controllo dell’altro, lo possiede, lo desidera per sé. La persona che vive rende libero l’altro, lo consegna alle sue responsabilità, al suo viaggio, desidera che appartenga all’universo. La persona che sopravvive, in realtà, non ha fiducia negli altri, nell’umanità. La persona che vive, si fida dell’umanità. La persona che sopravvive, in genere, ha successo i