100% Fitness Mag - Anno VII Dicembre 2013 | Page 14
L'alcol non scaccia
i brutti ricoldi
Si ammala meno
chi non racconta
un sacco di bugie
Viva la sincerità, ne guadagna la tua salute.
A sostenere i benefici fisici della franchezza
è un recente studio condotto da un team
di psicologi dell'University of Notre Dame,
nell'lndiana. I ricercatori statunitensi
hanno preso in esame per 75 giorni 110
persone. A un gruppo è stato chiesto di non
mentire mai, anche a costo di restare zitti. I
volontari del secondo gruppo, invece, hanno
potuto raccontare frottole liberamente. La
sincerità dei partecipanti è stata misurata
grazie ai test della macchina della verità.
Risultato? Le persone obbligate a non
dire bugie si sono ammalate con minor
frequenza. I guai più comuni tra i bugiardi?
Mal di gola, mal di testa e depressione. I
risultati dello studio, presentato al meeting
annuale dell'American Psychological Society
che si è tenuto a Orlando, non devono far
pensare che si debba essere sinceri a tutti i
costi. «La bugia, dal punto di vista sociale
e comportamentale, è necessaria per
sopravvivere», puntualizza Sean Spence,
docente di psichiatria all'Università di
Sheffield, in Gran Bretagna. «A tutto c'è
un limite, però. Può essere comprensibile
la fandonia raccontata per evitare guai
o imbarazzi. Ma quando si esagera, la
menzogna diventa patologica e fa male a
chi la racconta».
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100%fitnessmag • dicembre 2013
Bere per dimenticare? Un'assurdità. Oltre a
fare un danno al proprio corpo per I'eccesso
di alcol, i cattivi pensieri non se ne vanno.
Anzi, secondo un recente studio americano,
la classica sbornia scacciaguai sortirebbe
I'effetto contrario, tendendo a prolungare le
reazioni a un evento traumatico.
La ricerca, pubblicata nella versione online
della rivista Nature Neuroscience, è stata
condotta su topi da laboratorio, ma gli
studiosi dell'University of North Carolina e
del National Institute on Alcohol Abuse and
Alcoholism concordano nell'affermare che
I'ubriacatura sortisce gli stessi effetti anche
negli essere umani: l'alcol fa perdere lucidità
e, con essa, la via d'uscita ai problemi.
Dalle banane verdi
la pasta per i celiaci
È fatta con la farina di banane verdi, è più gustosa dei normali prodotti
senza glutine e costa meno. La nuova pasta, che potrebbe arricchire la
dieta di tante persone celiache, è stata messa a punto dai ricercatori
dell’Università del Brasile. Gli studiosi hanno fatto assaggiare
maccheroni e spaghetti prodotti con l’inusuale farina a 75 volontari,
che hanno giudicato buono il sapore. Non solo: la pasta con questa
farina ha mostrato anche un buon livello di proteine e una ridotta
quantità di grasso (il 98% in meno rispetto ad altri prodotti per celiaci,
in cui il glutine viene compensato con sostanze lipidiche).
«Le banane verdi sono considerate un sottoprodotto di scarso
valore», ha commentato Renata Puppin Zandonadi, prima firmataria
dello studio. «Per questi vegetali, invece, adesso potranno aprirsi
nuove possibilità di sviluppo». Lo studio è apparso sul Journal of the
Academy of Nutrition and Dietetics.