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ODONTOIATRA
Insegna a tuo figlio
un sorriso sano
N
ei primi anni di vita gli
apprendimenti infantili
ruotano intorno ai bisogni
di base e cioè l’alimentazione, il controllo degli sfinteri, l’igiene, il movimento, l’esplorazione
del mondo esterno. In ciascuno di
questi ambiti gli adulti intervengono
con i propri metodi educativi, ma soprattutto offrono, consciamente o no,
modelli di comportamento dei quali
i bambini sono attentissimi imitatori.
La cura dei denti è però più di una
semplice norma igienica perché la
bocca non è una parte qualsiasi del
corpo ma ha forti valenze simboliche
sia per i piccoli sia per i grandi. La
bocca è stato il primo strumento di
conoscenza del mondo esterno: i
piccoli scoprono la realtà che li circonda “assaggiandola” e questo rende
il cavo orale zona psicologicamente
sensibile. I piccoli gesti quotidiani
relativi alla cura della bocca possono
diventare più incisivi e determinanti
Dottor
Vittorio Milanese
Laureato in Odontoiatria e protesi dentiaria
presso l’università di Napoli - Socio dell’A.N.D.I.
Disponibile telefonicamente
Martedì e Giovedì dalle 13.30 alle 15.00
Cell. 338.4698121
di altri. L’abitudine di lavarsi i denti
si ispira non solo ai comportamenti espliciti dei genitori ma anche a
quelli impliciti; il bambino li assorbe
tutti. Certe regole, sollecitate o imposte dal di fuori, non riusciranno a
diventare una reazione spontanea e
condivisa se non saranno sostenute
da comportamenti convinti e coerenti
degli adulti. Emulazione e senso di
appartenenza diventano possibili se
gli adulti, più ancora che le proprie
azioni, trasmetteranno le proprie
convinzioni. Somigliare ai genitori,
replicare i loro gesti e le loro azioni
non è solo un gioco o un apprendimento per i bambini, ma una fonte
di sicurezza e di tranquillità, un’importante preparazione al loro ingresso
nel mondo dei grandi. I piccoli amano
i riti, i gesti che si ripetono sempre
uguali perché questo li mette al riparo
dagli imprevisti e li fa sentire protetti
e sicuri di sé. Quando gli si racconta
una favola vogliono che siano usate
sempre le stesse parole, quando gli si
insegna una pratica igienica desiderano che tutto sia ripetuto in maniera
identica. Ciò serve a fissare, a rendere
indelebili le minime azioni giornaliere e a farle diventare irrinunciabili e
personali.
Il bambino si muove come in uno
specchio, si guarda guardando gli altri
e sente di appartenere a quei riti che
imita, assorbe e fa propri. Così costruisce a poco a poco la sua identità e
si prepara a rispondere alla domanda
“Chi sono io?”. Gran parte della qualità della risposta a questa domanda
dipenderà dagli esempi che i genitori,
e i grandi in generale, avranno fornito
nel corso dei primi anni di vita. Insegnare ai figli un sorriso sano, schietto,
difeso è in fondo anche un modo per
aiutarli a sorridere alla vita.
Fonte: Sorriso News
per info e