100% Fitness Mag - Anno VII Aprile 2013 | Page 38

100% FITNESS MAGAZINE ODONTOIATRA Insegna a tuo figlio un sorriso sano N ei primi anni di vita gli apprendimenti infantili ruotano intorno ai bisogni di base e cioè l’alimentazione, il controllo degli sfinteri, l’igiene, il movimento, l’esplorazione del mondo esterno. In ciascuno di questi ambiti gli adulti intervengono con i propri metodi educativi, ma soprattutto offrono, consciamente o no, modelli di comportamento dei quali i bambini sono attentissimi imitatori. La cura dei denti è però più di una semplice norma igienica perché la bocca non è una parte qualsiasi del corpo ma ha forti valenze simboliche sia per i piccoli sia per i grandi. La bocca è stato il primo strumento di conoscenza del mondo esterno: i piccoli scoprono la realtà che li circonda “assaggiandola” e questo rende il cavo orale zona psicologicamente sensibile. I piccoli gesti quotidiani relativi alla cura della bocca possono diventare più incisivi e determinanti Dottor Vittorio Milanese Laureato in Odontoiatria e protesi dentiaria presso l’università di Napoli - Socio dell’A.N.D.I. Disponibile telefonicamente Martedì e Giovedì dalle 13.30 alle 15.00 Cell. 338.4698121 di altri. L’abitudine di lavarsi i denti si ispira non solo ai comportamenti espliciti dei genitori ma anche a quelli impliciti; il bambino li assorbe tutti. Certe regole, sollecitate o imposte dal di fuori, non riusciranno a diventare una reazione spontanea e condivisa se non saranno sostenute da comportamenti convinti e coerenti degli adulti. Emulazione e senso di appartenenza diventano possibili se gli adulti, più ancora che le proprie azioni, trasmetteranno le proprie convinzioni. Somigliare ai genitori, replicare i loro gesti e le loro azioni non è solo un gioco o un apprendimento per i bambini, ma una fonte di sicurezza e di tranquillità, un’importante preparazione al loro ingresso nel mondo dei grandi. I piccoli amano i riti, i gesti che si ripetono sempre uguali perché questo li mette al riparo dagli imprevisti e li fa sentire protetti e sicuri di sé. Quando gli si racconta una favola vogliono che siano usate sempre le stesse parole, quando gli si insegna una pratica igienica desiderano che tutto sia ripetuto in maniera identica. Ciò serve a fissare, a rendere indelebili le minime azioni giornaliere e a farle diventare irrinunciabili e personali. Il bambino si muove come in uno specchio, si guarda guardando gli altri e sente di appartenere a quei riti che imita, assorbe e fa propri. Così costruisce a poco a poco la sua identità e si prepara a rispondere alla domanda “Chi sono io?”. Gran parte della qualità della risposta a questa domanda dipenderà dagli esempi che i genitori, e i grandi in generale, avranno fornito nel corso dei primi anni di vita. Insegnare ai figli un sorriso sano, schietto, difeso è in fondo anche un modo per aiutarli a sorridere alla vita. Fonte: Sorriso News per info e