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PEDIATRA
la miseria. Sempre secondo le stime
dell’Unicef, in Italia 1.297.000 famiglie vivono in povertà assoluta, di
cui 440.000 con minorenni, per un
totale di 723.000 bambini poveri. Il
10,3% di queste famiglie è concentrata nel Meridione. Questi bambini
poveri sono ad alto rischio in futuro di
esclusione dalla società, abbandono
scolastico, gravidanze in età adolescenziale, consumo di droghe e alcol,
delinquenza. Non va meglio nel resto
dell’Europa: nell’Unione europea, il
27 per cento dei bambini sotto i 18
anni sono a rischio di povertà, secondo i dati di Eurostat, l’Istituto di statistiche della Commissione europea.
Le più alte percentuali di minori a
rischio di povertà sono state registrate
nell’ordine in Bulgaria (52 per cento),
Romania (49 per cento), Lettonia (44
per cento), Ungheria (40 per cento),
Irlanda (38 per cento), Lituania (33
per cento), ma anche in Italia siamo al
32 per cento. Un’altra piaga, recentemente sottolineata dall’associazione
“Peter Pan Onlus”, è la presenza
in Italia di 80 mila bambini mendicanti, sotto gli occhi indifferenti di
tutti, nonostante la legge ne preveda
l’immediato allontanamento dalle
famiglie. I flussi migranti che giungono in Italia traggono purtroppo dai
bambini mendicanti la prima fonte di
reddito. Agghiaccianti poi i dati della
FAO presentati alla Terza Conferenza
mondiale sul lavoro minorile in Brasile: sono circa 129 milioni i piccoli
lavoratori nel mondo, quasi il 60 per
cento dei quali impiegati in mansioni
pericolose. Lo sfruttamento del lavoro
dei bambini, oltre a mettere a rischio
la loro incolumità, preclude loro la
possibilità di raggiungere in futuro
un’occupazione dignitosa attraverso
un adeguato percorso di formazione.
Questi temi sono cari ad un’associazione di volontariato internazionale,
la CPS, COMUNITA’ PROMOZIONE
e SVILUPPO, che ha una sede a Castellammare di Stabia, in Via San Vincenzo 15, e altre in Senegal, in Congo
e in Perù. La Onlus fu costituita da
don Gennaro Somma nel 1974, con
la mission di promuovere la cooperazione tra i popoli e lo sviluppo integrale della persona umana. I programmi nei Paesi in via di sviluppo che la
CPS ha in atto in questo periodo, in
Senegal, Congo e Perù, riguardano
in particolare il sostegno ai minori,
la formazione di base e professionale
della popolazione, il turismo responsabile. In Italia invece la CPS propone attività di ricerca, formazione ed
informazione su problemi inerenti la
politica internazionale, i diritti civili,
i casi di ingiustizia sociale e ambientale. Organizza all’uopo corsi di formazione per insegnanti e corsi rivolti agli
alunni delle scuole elementari, medie
e superiori sulle tematiche dell’educazione allo sviluppo. La CPS inoltre
è membro di una ATS (Associazione
Temporanea di Scopo) che gestisce a
Castellammare di Stabia uno sportello immigrati. A livello nazionale, la
CPS aderisce a: Volontari nel Mondo-FOCSIV (Federazione Organismi
Cristiani di Servizio Internazionale
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