100% Fitness Mag - Anno VII Agosto 2013 | Page 14

100% FITNESS MAGAZINE CARDIOLOGO Quali le cure I massaggi ai piedi riducono i gonfiori alterazioni persistenti dei suddetti esami va considerato il pericolo di una condizione di preeclampsia nel corso della gravidanza o subito dopo il parto, con conseguenti manifestazioni convulsive e rischio mortale sia per la mamma che per il nascituro. Un’adeguata prevenzione può mettere al riparo la gestante da qualsiasi rischio. Infezioni e Scompenso di cuore La stessa malattia renale causata da complicanze infettive (tonsilliti, sepsi ai denti) possono dare luogo come prima spia a gonfiori alle caviglie. Così come malattie organiche, come il diabete, infezioni e piaghe agli arti inferiori. Anche alterazioni della “pompa” cardiaca, cioè le fasi di scompenso, allorchè il cuore per motivi riguardanti esiti di infarto, endocarditi, malattie valvolari e dilatazioni delle camere del cuore, possono creare una mancanza di forza propulsiva e un ristagno del circolo sanguigno caratterizzato da epatomegalia (ingrossamento del fegato) e gonfiore persistente degli arti inferiori. Caviglie gonfie e farmaci Va anche precisato che la comparsa di gonfiori alle caviglie, specie nel periodo estivo, non sempre devono creare preoccupazioni, in particolar modo quando a sera vanno rilevati tali gonfiori e al mattino alzandosi dal letto non si evidenziano. Possono essere causati da un’attività lavorativa quotidiana, stare in posizione eretta, da scarpe troppo strette, da una lunga esposizione al caldo e al sole. Anche l’impiego di particolari farmaci, i cosiddetti vasodilatatori, che vengono consigliati per migliorare le condizioni coronariche o per la riduzione dei valori della pressione arteriosa possono portare a gonfiori delle caviglie e dei piedi. Per evitare tali inconvenienti occorrerà usare particolari precauzioni, come far valutare al medico curante innanzitutto se è possibile usare un farmaco diverso, poi - specie nei mesi caldi - prendere tali farmaci di sera dopo cena, in modo da lasciare che la vasodilatazione provocata dal farmaco agisca prevalentemente durante la notte, quando si è in posizione orizzontale per molte ore ed il rischio del gonfiore si riduce. Inutile dire che le cure per essere adeguate devono innanzitutto porre rimedio alle cause che provocano il male. Così chi soffre di disturbi venosi deve preoccuparsi di iniziare o continuare una terapia con farmaci adeguati, sia per la prevenzione o cura della flebite, con l’uso anche di calze elastiche, evitando l’esposizione al sole e ambienti molto caldi, camminare quando più è possibile nel corso della giornata per consentire ai muscoli dei polpacci di sospingere il sangue nelle vene verso l’alto, evitare inoltre di stare molto tempo in posizione eretta, effettuare nel corso della giornata delle ore di riposo a letto o in poltrona sollevando i piedi in alto e di notte mettere sulla parte inferiore del letto un sostegno o cuscino per tenere gli arti più sollevati. Consigli pratici Si raccomanda anche di ridurre l’ingestione di cibi salati (il cloruro di sodio contenuto nel sale da cucina favorisce l’aumento della Pressione arteriosa ed anche la comparsa di gonfiori agli arti). Nel periodo estivo occorre però ricordare che una eccessiva riduzione della Pressione arteriosa, che viene favorita dal caldo eccessivo, dalla eventuale riduzione del sale e da farmaci ipotensivi, per coloro che sono in cura per l’ipertensione arteriosa, può causare abbassamenti pressori molto forti con il rischio di veri e propri collassi. Anche le altre cause dei gonfiori agli arti vanno accertate e curate, come lo scompenso cardiaco, le alterazione della funzione renale, i processi compressivi ed infiammatori delle vene e vie linfatiche. Vanno consigliati anche pediluvi freddi con erbe rinfrescanti a fine giornata e brevi docce con getti di acqua sulla zona gonfia. Così brevi massaggi sulle caviglie e sulle gambe, dal basso verso l’alto, da ripetere durante la giornata consentono un miglioramento della sintomatologia sia dolorosa che di pesantezza degli arti. A conclusione di questa nota nei casi persistenti di gonfiori agli arti occorrerà sempre far capo al proprio medico il quale valuterà e consiglierà il modo migliore per ulteriori accertamenti e cure. I piedi gonfi di una donna 14