100% Fitness Mag - Anno VI Settembre 2012 | Page 46
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ANESTESISTA
e nel parto, lasciando inalterate tutte
le altre sensibilità e anche la capacità
di muoversi e camminare! Dopo aver
somministrato i farmaci nel tubicino
fissato alla schiena, le contrazioni
uterine continueranno ad essere
percepite lasciando la sensazione di
“qualcosa che si muove nella pancia”
ma cesseranno di essere dolorose. Talvolta alcune donne possono avvertire
una lieve alterazione della sensibilità
che può manifestarsi con formicolio
e sensazione di calore alle gambe e
all’addome.
Questa tecnica causa delle alterazioni al normale travaglio?
L’analgesia epidurale riduce il dolore
e lo stress e lascia che il parto avvenga
in modo “normale”. L’epidurale, se
correttamente eseguita, non incide
sugli aspetti fisiologici delle varie fasi
del travaglio e sul periodo espulsivo.
Può succedere che le contrazioni si
riducano e che si avverta meno la
“sensazione di spinta”- Comunque, la
dose di anestetico che viene utilizzata
è “personalizzata” in relazione al dolore percepito e alle fasi del travaglio.
Quando posso chiedere l’epidurale?
Poiché l’analgesia epidurale non deve
interferire con la normale dinamica
del travaglio, può essere eseguita,
in accordo con l’equipe ostetricoginecologica. a condizione che il
travaglio sia iniziato e soltanto dopo
la visita del ginecologo. Potenzialmente ogni donna può richiedere
l’analgesia epidurale; la visita dell’anestesista permetterà di chiarire se
ci sono eventuali problemi che ne
sconsigliano l’esecuzione. In alcune
condizioni l’epidurale in travaglio è
particolarmente indicata, come nel
diabete, nell’ipertensione arteriosa,
nella gestosi, nella grave miopia, nel
pregresso distacco di retina, in alcune
malattie cardiovascolari.
Quando è meglio non farla?
Come tutti gli interventi medici,
anche l’esecuzione dell’analgesia
epidurale può avere alcune controindicazioni: esse sono rappresentate
dai disturbi della coagulazione del
sangue e dall’assunzione di farmaci
anticoagulanti, da infezioni localizzate nella regione della schiena o generalizzate, da alcune patologie della
colonna vertebrale e da rare patologie
muscolari.
L’epidurale è pericolosa?
L’analgesia epidurale è una tecnica sicura, ampiamente praticata in tutto il
mondo da molti annl e normalmente
tollerata molto bene. Tuttavia, seppure raramente, si possono presentare
alcuni inconvenienti di cui molti hanno una bassissima incidenza:
Lombalgia, che se non pre-esistente
è dovuta alla puntura epidurale, generalmente si risolve spontaneamente
In pochi giorni senza bisogno di terapia specifica
Mal di testa (0.6 — 0,9% dei casi),
che può durare anch’esso alcuni
giorni e che, pur essendo fastidioso,
può essere efficacemente trattato con
l’aiuto dei più comuni analgesici e
con la posizione distesa. Il medico
anestesista avrà comunque cura di
suggerire per eventuali singoli casi li
trattamento più efficace, rapido ed
opportuno.
...e se a un certo punto devo fare
il taglio cesareo?
L’epidurale può essere utilizzata anche come tecnica di anestesia per il
parto con il taglio cesareo. In questo
caso si introdurranno nel cateterino
dei farmaci specifici per ottenere
un livello di anestesia “chirurgico”,
abolendo la sensibilità della donna
dal seno in giù e in alcuni casi anche la capacità di muovere le gambe
per alcune ore. Questa tecnica non
Influenza le condizioni del bambino
alla nascita e rende possibile per la
mamma vedere subito il bambino,
avere eventualmente accanto a sé
il marito al momento della nascita,
controllare in modo ottimale il dolore
post-operatorio, riprendersi in tempi
decisamente rapidi dall’intervento,
allattare sin da subito .
Nel caso in cui la donna lo desideri,
è inoltre possibile. dopo la nascita del
bambino, ricevere un “calmante” che
aiuti a passare più rapidamente il tempo dell’intervento. Durante l’operazione sarà posizionato un telo sterile
per evitare di vedere le varie manovre
chirurgiche.
Come mi posso “preparare” all’epidurale?
E’ bene che la gestante che intende
partorire con l’analgesia epidurale
programmi, tra l’ottavo e il nono
mese di gravidanza, un colloquio con
il medico anestesista; durante la visita
sarà valutata la possibilità di eseguire
l’epidurale in relazione alle condizioni cliniche della mamma e agli esami del sangue eseguiti in gravidanza.
Inoltre, verranno fornite tutte le ulteriori spiegazioni che saranno richieste
e sarà possibile firmare il consenso
informato all’anestesia.
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