100% Fitness Mag - Anno VI Settembre 2012 | Page 86

100% FITNESS MAGAZINE LA PISCINA VA IN LETARGO COME PREVENIRE LA PROLIFICAZIONE BATTERICA film sotto i quali si colonizza e quindi potenzia la propria resistenza ai disinfettanti. Diversi studi hanno evidenziato la correlazione nelle acqua della pseudomonas aeruginosa con malattie gastroenteriche nonché infezioni cutanee, infezioni oculari e otiti. In pratica per prevenire la prolificazione batterica occorre evitare ristagni d’acqua, mantenere un adeguata pulizia delle superfici e ottenere una sufficiente concentrazione di disinfettanti. Una buona prevenzione associata ad un programma di profilassi è dunque il miglior modo per prevenire lo sviluppo di microrganismi patogeni. I l controllo microbiologico dell’acqua di piscina, ha lo scopo di accertare l’assenza di germi patogeni (batteri o virus), nella maggior parte dei casi di origine fecale, ad evitare che possa diventare veicolo di trasmissione o di contagio. Per definire il rischio reale di un bagnante di contrarre una malattia infettiva, bisognerebbe ricercare tutti i germi patogeni e ciò è cosa praticamente impossibile. A questo scopo si considera come indice di riferimento la carica batterica ma, in pratica questa analisi si limita alle tipologie di microrganismi in grado di riprodursi in presenza di ossigeno, su terreni di coltura selezionati ed in relazione alla loro temperature di crescita. In piscina, i fattori che influenzano lo sviluppo della carica batterica totale sono: il numero di frequentatori, la tipologia dei disinfettanti, il valore del pH, la temperatura dell’acqua, il sistema di ricircolo in vasca, la tipologia degli impianti di filtraggio e di trattamento. I coliformi, l’escherichia coli, gli enterococchi, gli stafilococchi, sono batteri in grado di sopravvivere e di adattarsi all’ambiente esterno quindi facilmente possono entrare a contatto con l’acqua di piscina. In questo caso la qualità di un impianto di trattamento dell’acqua riveste un ruolo di fondamentale importanza. In particolare, bisogna tener conto della Pseudomonas Aeruginosa, ovvero un microrganismo ubiquitario ad elevata capacità di adattamento. Normalmente costituisce il 6% della flora in un soggetto sano ed è presente nell’ambiente come: nelle acque superficiali, nel suolo, nelle vegetazioni ed in tutti i luoghi umidi, è in grado di sopravvivere nei disinfettanti. Si moltiplica facilmente ed è capace di aderire a superfici in contatto con i liquidi costituendo i cosiddetti bio- E.Coli e coliformi Pseudomonas aeruginosa 86