100% Fitness Mag - Anno VI Settembre 2012 | Page 17
SCOPERTE
SCIENZA
ALIMENTAZIONE
CEFALEA, IL DISTURBO PIÙ DIFFUSO
BOOM DI COSTI: 6 MILIARDI L’ANNO
In Italia la cefalea cronica è diventata la principale causa di disabilità e di
utilizzo dei servizi, consumando l’80% circa dell’intera spesa sanitaria di
area. Il costo stimato (diretto e indiretto) si aggira sui 6 miliardi di euro
l’anno. È quanto denuncia Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che ha stilato la «Linee guida nazionali di riferimento per la
prevenzione e la terapia della cefalea nell’adulto». Obiettivo, si legge nel
rapporto, «fornire supporto alle Regioni e tramite loro, ai cittadini, per attuare
la necessaria coerenza fra livelli essenziali previsti ed effettiva accessibilità».
In sostanza una guida per cure che evitino gli sprechi di risorse. La cefalea
rappresenta, infatti, circa il 5% delle visite per le cure primarie ed il 30%
delle visite specialistiche neurologiche. Numerosi studi epidemiologici
dimostrano che l’emicrania colpisce circa il 15-18% delle donne e il 6%
degli uomini nel corso della vita, con un picco di prevalenza nel periodo di maggiore produttività, tra i 25 ed i 55 anni, tanto che l’Oms l’ha
inserita tra le 20 patologie più invalidanti per le donne tra i 15 e i 45 anni.
L’unico dato italiano è relativo allo studio ‘PACÈ condotto nel 2008-2009,
che ha indagato, con interviste personali, un campione rappresentativo della
popolazione generale adulta di Parma. Dati alla mano in Italia la cefalea
past-year ha riguardato il 52.0% delle donne ed il 42.8% degli uomini,
mentre quella ‘lifetimè (cioè chi ha sofferto di mal di testa nell’arco della
propria vita) riguarda il 75.8% delle donne ed il 60.6% degli uomini. «Si
comprende così - sottolinea Fulvio Moirano Direttore dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali nella prefazione alle Linee guida - come
si configuri una vera e propria questione di salute pubblica e si imponga
quindi una precoce e corretta individuazione dei soggetti che ne sono affetti
ed un trattamento appropriato».
Studio musica
da piccolI fa
bene a udito
Cervello sa rispondere
meglio a suoni complessi e
piu’frequenze
Chi prende lezioni di musica da piccolo, da grande avra’ una migliore
capacita’ di ascolto, che consentira’ al suo cervello di riconoscere
meglio le diverse frequenze. Lo ha
verificato uno studio, pubblicato
sul ‘Journal of Neuroscience’, che
ha messo a confronto chi da bam-
SALUTE
CURIOSITÀ
CIOCCOLATO E CUORE,
I NUOVI DATI:
ABBASSA LA PRESSIONE,
MA DI POCO
Mangiare quotidianamente un
pò di cioccolato fondente può
aiutare a combattere l’ipertensio