100% Fitness Mag - Anno VI Settembre 2012 | Page 10
IL POTERE DEL CACAO
IN GIUSTE DOSI AIUTA IL CERVELLO A NON INVECCHIARE
Il cacao contrasta l’invecchiamento delle cellule cerebrali. Sarebbe questa l’ultima
straordinaria capacità attribuita
ai semi della pianta proveniente
dell’America meridionale. E così
oltre ad avere notoriamente un
potere antiossidante tra i più elevati in assoluto, ad essere indicato
per il suo alto valore energetico e,
secondo alcuni studi, anche per
le sue virtù antidepressive, il Theobroma cacao, questo il nome
della pianta, aiuterebbe a migliorare le capacità cognitive
e a tenere giovane il cervello.
La scoperta, che potrebbe aprire
nuovi orizzonti nella lotta contro
l’Alzheimer, è stata fatta dal team
di Geriatria dell’ospedale di Avezzano e dall’Università dell’Aquila,
pubblicata sulla rivista Hypertension, testata dell’American Heart
Association, e ha suscitato immediata eco nella comunità scientifica internazionale.
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Lo studio, in sostanza, ha dimostrato
che l’assunzione di flavanoli (composti naturali) del cacao, presi con
determinati dosaggi e nell’ambito
di una dieta controllata, potenzia le
performance mentali degli anziani.
L’équipe abruzzese ha “osservato”
90 anziani affetti da declino cognitivo lieve, reclutati principalmente
nella Marsica tra gli utenti dell’Unità
Valutativa Alzheimer. Suddivisi in
modo casuale in 3 gruppi, gli anziani hanno ricevuto ogni giorno, per 8
settimane, dosi diverse di bevanda
con flavonoli del cacao: 990 milligrammi (dose alta), 520 mg (media)
o 45 mg (bassa). Le capacità cognitive del cervello sono state valutate
attraverso test neuropsicologici che
esplorano le funzioni esecutive, la
memoria a breve termine, la rapidità
di pensiero e la capacità cognitiva
complessiva. I risultati, illustrati da
Giovambattista Desideri, direttore
del reparto di Geriatria, hanno
dimostrano che chi assumeva
dosi medio-alte di flavanoli
del cacao mostrava in generale
performance migliori rispetto
a chi ne consumava meno.
Nel gruppo di anziani, selezionati
per la ricerca è stata inoltre rilevata una riduzione della pressione
sanguigna, dello stress ossidativo
e dell’insulino-resistenza. Proprio
da quest’ultimo aspetto, secondo
i ricercatori, dipende il miglioramento, nella misura del 40%, delle
funzioni cognitive.
“L’effetto positivo sembra essere
mediato principalmente da un miglioramento della sensibilità all’insu