100% Fitness Mag - Anno VI Ottobre 2012 | Page 28

100% FITNESS MAGAZINE 28 SESSUOLOGIA L’autoerotismo 2° parte consigli utili L’ autoerotismo è, in ogni caso, la forma di sessualità più diffusa sul pianeta e, come abbiamo già verificato, non ha controindicazioni (se non quando diventa patologico): ora, quindi, vi elenco alcuni consigli per gli amanti del sesso in solitudine. La prima cosa da fare è eliminare la fretta, meglio fare le cose per bene concedendosi tutto il tempo necessario. Molti sono presi più dall’ansia di essere interrotti e scoperti, oppure dalla possibilità di sporcare, che dalle sensazioni del proprio corpo, perdendo l’occasione per conoscerle. La rapidità di esecuzione, unita alla contrazione muscolare del pavimento pelvico, è stata individuata all’interno delle ipotesi causali dell’eiaculazione precoce. La seconda cosa da fare è lasciar stare il materiale pornografico o erotico per qualche minuto. É meglio dedicarsi almeno all’inizio al proprio corpo e alle proprie fantasie: ciò dà la possibilità di sperimentare una nuova sessualità privata. Il terzo consiglio è la stretta conseguenza dei primi due: fai attenzione e impara a conoscere il cambiamento nel tuo ritmo respiratorio e nella tensione muscolare, fai attenzione anche alle sensazioni che precedono l’orgasmo e a quelle che lo seguono, quindi senza scappare via subito dopo l’eiaculazione. Se hai sempre usato solo la mano destra, prova a cambiare mano, ad usare la sinistra. La sensazione dichiarata da molte persone è quella di avere la sensazione di star ricevendo la stimolazione da qualcun’altro. Per sperimentare un nuovo tipo di sesso solitario puoi cambiare posizione: anziché startene sempre seduto/a o sempre sdraiato/a, puoi provare a cambiare, a metterti sulle ginocchia, a gambe all’aria appoggiate al muro, disteso/a a forma di stella o dritto/a come una colonna. Potrai vedere che sensazioni ti dà ognuna delle posizioni che proverai. Mentre ti stimoli, muovi il bacino: ciò rende la pratica più mentale e coinvolge tutto il corpo facendo in modo che le sensazioni non provengano solo dall’organo genitale. La logica continuazione del punto 6 è accarezzarti con la mano libera altre zone del corpo, scoprire il perineo, la zona sensibile tra i genitali e l’ano, arrivare ai capezzoli e continuare per tutto il corpo come se fosse una caccia al tesoro in cui impari a scoprire nuove sensazioni che, magari, potrai raccontare poi al tuo partner. Se ti sei sempre masturbato/a manipolandoti velocemente e con forza, puoi provare con leggere carezze oppure viceversa, se ti sei sempre masturbato/a delicatamente, prova a farlo con forza e velocità. Varia la pressione del tocco, la velocità e la zona da stimolare. Qualcuno, infine, trova interessante dedicare alla masturbazione un’attrezzatura ulteriore. Può essere interessante quindi utilizzare lubrificanti e i giocattoli erotici. Come avrete notato ci ho tenuto a specificare sia il maschile che il femminile nell’uso dei termini, questo perché molti studi dimo-                   Dottoressa Olga Paola Zagaroli Sessuologa Disponibile Lunedì e Giovedì dalle 15,30 alle 17,30 Cell. 3358709595 strano che le donne che praticano l’autoerotismo hanno di conseguenza una vita sessuale più attiva e migliore sotto più punti di vista. Lo stesso orgasmo resta una chimera senza masturbazione, molte donne, infatti cominciano a conoscere il piacere dell’orgasmo attraverso l’autoerotismo. Questo fattore risulta essere positivo anche nei rapporti di coppia: una donna che conosce le fasi del suo piacere, sa indicare al suo compagno i momenti, il dove e il come agire durante gli amplessi. Masturbarsi è il modo migliore per conoscere i propri punti sensibili e scoprire il proprio corpo: clitoride, punto G e altre zone erogene. Conoscere alcune fasi della masturbazione ci può aiutare a capire quanto questa sia normale e naturale. Alcune bambine iniziano a masturbarsi fin da piccole, ma ovviamente non danno al gesto il significato che danno gli adulti (il significato diventerà maturo con l’adolescenza). É possibile che queste scoprano il piacere delle zone intime prestissimo, intorno ai 6 anni, e in alcuni casi può avvenire anche prima. Ciò non deve stupire poiché si tratta di normali scoperte del proprio corpo. La bambina potrebbe anche cercare nuovamente e ripetutamente la stimolazione. L’iniziale mancanza di pudore può far sì che la bambina si tocchi o si strofini in pubblico o anche in compagnia di amichetti, amichette, fratellini e sorelline. Ciò provoca imbarazzo solo tra gli adulti che assistono alla scena. La cosa non deve spaventare o allarmare, poiché i bambini sono per natura degli abili scopritori delle regole della società e impiegheranno poco tempo ad imparare cosa è lecito e cosa è illecito. Basterà insegnare loro il normale senso del pudore, non diversa Y[