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PSICOLOGA
DOPO 1 GIORNO
Diminuisce il monossido di carbonio nei polmoni e migliora la circolazione.
DOPO 1 SETTIMANA
Inizia a diminuire il rischio di attacco cardiaco; la nicotina
viene eliminata dall’organismo e migliorano gusto, olfatto
e alito. Capelli e denti sono più puliti.
DOPO 1 MESE
Si ha un incremento del 30% della funzionalità polmonare con conseguente aumento di energia fisica.
DOPO 3-6 MESI
Inizia a diminuire la tosse cronica. Un terzo di coloro che
hanno guadagnato peso smettendo di fumare riacquistano il loro peso originale.
DOPO 1 ANNO
Il rischio di infarto è dimezzato e inizia a diminuire il
rischio di sviluppare un tumore.
DOPO 5 ANNI
Il rischio di tumore al polmone si riduce del 50% e quello
di ictus è pari a quello di un non fumatore.
DOPO 10 ANNI
Il rischio di tumore si riduce ai valori minimi di probabilità. Diminuisce anche il rischio di tumori alla bocca,
laringe, esofago, vescica, reni e pancreas.
DOPO 15 ANNI
I principali indicatori di rischio sono rientrati nella normalità.
Vantaggi economici
Chi decide di smettere di fumare, potenzialmente, si può
avvalere di oltre 1800 euro l’anno in più, ovvero il costo
di un pacchetto di sigarette al giorno.
Cinque euro al giorno, sommati alle spese per accessori
vari e per la cura di problemi di salute derivati dal fumo
(raffreddori, tosse, ecc.) restituiscono a chi decide di
smettere di fumare molti gradi di libertà nella gestione
del proprio budget.
Vantaggi psicologici
Vissuto di indipendenza
La nicotina contenuta nel tabacco è classificata come sostanza psicotropa, ovvero, droga che, in quanto tale, determina assuefazione (l’organismo si adatta alla sostanza
e pertanto la consuma in modo ripetuto), tolleranza (il
consumatore deve aumentare progressivamente le dosi
per ottenere lo stesso effetto gratificante) e dipendenza
(la privazione della sostanza fa insorgere una sindrome di
astinenza fisica e/o psichica).
La dipendenza da sostanze è considerata una dipendenza patologica in quanto disturba fortemente l’equilibrio
psicofisico dell’organismo. Smettere di fumare vuol dire
recuperare una parte della propria indipendenza. Dalle
interviste ad ex fumatori emerge proprio un recupero di
libertà e una maggiore propositività.
Senso di autoefficacia
Prendersi cura di sé e sperimentare che, in tal modo, non
è difficile come s’immaginava avere il controllo sulle sigarette, offre la possibilità di sentirsi efficaci e capaci di
affrontare anche altre sfide.
Motivazione al cambiamento
Decidere di smettere di fumare è un processo di cambiamento. Nessun fumatore è completamente soddisfatto di
fumare, ma la motivazione a cambiare comportamento
può non essere sentita o valorizzata. Il cambiamento infatti è uno stato interno al soggetto che si sviluppa attraverso alcuni stadi.
Alcuni studiosi chiamano il primo stadio del cambiamento ‘precontemplazione’. La persona in questa fase non
considera neppure la necessità di cambiare comportamento, anzi, mette da parte le relative preoccupazioni.
Non trovando né dentro, né fuori di sé sostegno e aiuto
per cambiare, relega le preoccupazioni in fondo alla coscienza. Di qui, nello specifico, la frase tipica “Fumare è
un piacere… non è vero che fa male… ho solo qualche preoccupazione per il futuro, ma non voglio pensarci, poi risolverò”.
Quando la persona inizia a comprendere le funzioni svolte dal fumo nella propria vita e a valutare consapevolmente i pro e i contro, i benefici e i rischi del fumo, si trova ad
affrontare una certa ambivalenza. Da una parte vorrebbe
smettere, dall’altra no. Questa stessa ambivalenza, tuttavia, crea una frattura interiore che può mettere in crisi
l’automatismo dell’abitudine del fumo. È questo lo stadio
della ‘contemplazione’.
Mettere in crisi l’abitudine al fumo costruisce gradualmente uno stato interiore di ‘determinazione’. Il processo di cambiamento è ormai giunto ad uno stadio in cui
l’intenzione a cambiare è talmente forte che si cercano
soluzioni per concretizzarla. Si prova quindi a progettare
una strategia, un piano d’azione per cambiare. Frequentemente in questa fase si colloca la frase tipica “voglio
smettere ma non so come fare”. Si cercano le risorse
interne o gli aiuti dall’esterno. Tra questi ultimi vanno
ricordate le terapie sostitutive con nicotina (cerotti, gomme, compresse, inalatore), alcuni farmaci ad azione antidepressiva (bupropione, iperico, ecc.), le terapie natur [B