100% Fitness Mag - Anno VI Novembre 2012 | Page 13
SCOPERTE
SCIENZA
ALIMENTAZIONE
Funghi
velenosi
Cosa fare in caso di
sospetta intossicazione?
Le cronache di questi giorni continuano a raccontare di casi di
intossicazione da funghi. Solo pochi giorni fa un’intera famiglia
è stata sterminata dopo aver mangiato funghi velenosi. Il Corpo
forestale dello Stato conferma che quest’anno sono in aumento i
casi di avvelenamento da funghi velenosi e ricorda che “non esistono regole empiriche per stabilire la commestibilità dei funghi:
ogni esemplare va classificato con certezza e consumato solo
se appartiene a specie eduli”.
Diffidare, dunque, degli esperti improvvisati e affidarsi solo agli
Ispettorati micologici delle Asl che sono gli unici che possono indicare con certezza se un fungo è commestibile oppure no.E diffidare
dei sedicenti esperti è anche uno dei consigli forniti dal Ministero
della Salute e dal Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano in un opuscolo che si può scaricare dal sito del Ministero. Il
Centro Antiveleni rende noto che in meno di tre settimane sono
giunte 250 richieste di consulenze tossicologiche a seguito di ingestione di funghi.
Ma cosa fare se si sospetta un’intossicazione da funghi velenosi? I sintomi sono quelli classici di un’intossicazione, diarrea
e vomito principalmente. E’ importante contattare rapidamente il
centro antiveleni più vicino o andare al pronto soccorso portando
con sé gli scarti dei funghi consumati.
SALUTE
CURIOSITÀ
DIETA RICCA
DI POMODORI
RIDUCE IL
RISCHIO DI ICTUS
Una dieta ricca di pomodori riduce il rischio di ictus. Lo afferma una ricerca
finlandese pubblicata dalla
rivista Neurology che si è
concentrata sull’effetto del
licopene, sostanza presente
in gran quantità in questi
ortaggi ma anche nei meloni e nel pepe. Lo studio
ha analizzato il sangue di
1031 uomini per determinare il livello di licopene,
e poi ha seguito i soggetti,
divisi in due gruppi in base
alla quantità trovata, per 12
anni.Nei 258 uomini con
licopene basso ci sono stati
25 casi di ictus, mentre nei
259 che lo avevano alto i
casi sono stati 11, corrispondenti a un rischio minore
del 55%: “Il licopene agisce
da antiossidante e riduce le
infiammazioni - spiegano
gli autori, dell’università di
Kuopio - il risultato conferma le raccomandazioni sul
mangiare almeno cinque
porzioni al giorno di frutta
e verdura, che ridurrebbe
fortemente il numero di casi
di ictus nel mondo”.
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