100% Fitness Mag - Anno VI Marzo 2012 | Page 8

La pizza? E’ buona e protegge dal cancro La ragione potrebbe trovarsi nel pomodoro e nell’olio d’oliva La pizza ha proprietà benefiche e tiene lontano anche il cancro. Lo dimostra uno studio italiano in via di pubblicazione sulla versione online dell’International Journal of Cancer, secondo cui il consumo di pizza è associato a un ridotto rischio di tumori dell’apparato digerente. Alcuni ricercatori dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” hanno trovato che tra i pazienti con i tumori del cavo orale, faringe, esofago, laringe, colon e retto vi era una più alta percentuale di “non mangiatori” di pizza, rispetto ai soggetti senza tumore. Ad esempio, nello studio, mentre circa il 37% dei controlli, cioè le persone senza tumore, erano consumatori di pizza, quasi il 58% dei pazienti con tumore dell’esofago non la mangiavano. Lo studio è stato condotto da Silvano Gallus e dai suoi collaboratori, i quali hanno considerato la relazione tra il consumo di pizza e il rischio di tumori confrontando 3.315 pazienti con cancro dell’apparato digerente e della laringe con 4.999 persone ammesse in ospedale per altri disturbi. Ogni persona ha completato un questionario standard una cui parte comprendeva anche abitudini dietetiche, tra le quali vi era una specifica domanda sulla pizza. Studi precedenti avevano associato direttamente i carboidrati con i tumori del colon e del retto. Poiché la pizza contiene carboidrati, gli autori suggeriscono che la sua influenza favorevole possa essere correlata al pomodoro o all’olio di oliva, che sono stati associati alla diminuzione del rischio di vari tumori. 8 100% FITNESS MAGAZINE Diete senza glutine spesso inutili Sensibilità al glutine non è ancora provata da alcuni test Le popolarissime diete senza glutine, costose e poco saporite, sarebbero in assenza di una diagnosi di celiachia in molti casi inutili, in quanto la cosiddetta sensibilita’ al glutine non e’ ancora oggi comprovata da alcun test clinico. A suggerire una esagerata diffusione dei regimi alimentari glutine-free in assenza di patologie diagnosticate, e’ un articolo sulla rivista’Annals of internal medicine’ di due studiosi dell’universita’ di Pavia: Roberto Corazza e Antonio di Sabatino.