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CARO MARZO
CI HANNO DETTO CHE SEI PAZZO...
Daniela Esposito
Laureata in Economia del turismo ad ind. Manageriale
[email protected]
S
tamane in Penisola Sorrentina
è una giornata meravigliosa,
il sole splende e riscalda questa giornata un po’ ventosa;
sentire i primi uccelli cinguettare
e vedere dalla finestra il pesco che
inizia timidamente a sbocciare mette
gioia, viene voglia di uscire, di portare
i bambini al parco...
Marzo, è vero, è un po’ pazzo, a volte
fa le smorfie, è un po’ matto e un
po’ cortese... e allora come prepararci
all’arrivo della primavera? Si sa che
a volte è difficile programmare un’uscita in questo periodo, non sai se
portare il giubbino o il cappotto, non
sai se ci vuole il berretto o il colbacco
e allora c’è una proposta che mette
d’accordo tutti!!!!
Ci trasferiamo al nord...già, ma solo
per un weekend!!!! Si va a SIRMIONE...una località che divide il basso Lago di Garda, le sue notevoli
vestigia romane e medioevali rappresentano un’importante meta
del turismo culturale. Anche Sirmione è una penisola che si estende
a sud del Lago di Garda tra Brescia
(di cui è provincia) e Verona. E’ una
località fantastica per la molteplicità
di offerte culturali e non che offre ai
suoi turisti.
BREVI CENNI STORICI:
Abitata fin dall’età del Bronzo, Sirmione è diventata un luogo di vacanze grazie ai Romani la cui presenza è
testimoniata dai ruderi di una gran-
dissima villa, le “Grotte di Catullo”.
A partire dal V sec. d.C. è stata un’area fortificata e di controllo dei commerci tra Verona e Brescia. Nel corso
del tardo Medioevo, sotto il dominio
di Verona, diviene un’importante
piazzaforte scaligera, soprattutto
per la sua posizione strategica e la
facile difendibilità. A questo periodo
risale, infatti, la costruzione del Castello Scaligero, edificato tra il 1277
e il 1278, nel punto più stretto della
penisola, immediatamente prima
dell’allargamento del promontorio.
Nel 1405 la cittadina di Sirmione passa sotto il controllo della repubblica
di Venezia.
Meta privilegiata di una grande
artista. Maria Callas, dopo il debutto al festival operistico dell’Arena
di Verona, soleva passare proprio
a Sirmione le vacanze assieme al
marito, Giovan Barrista Meneghini,
conosciuto proprio nella città scaligera. Si possono ritrovare i luoghi dove
la divina visse e soggiornò, come la
sua villa o il Gran Caffè Italia, nella