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100% FITNESS MAGAZINE
Salvatore Spinelli
Poeta
LE QUATTRO ETA’
DELL’UOMO
All’asino, dopo averlo creato,
Dio disse: “Al duro lavoro sei destinato,
porterai grossi pesi sulla groppa,
per te la fatica non sarà mai troppa
e tra lavoro, fatiche e affanni,
tu vivrai fino a cinquant’anni”.
L’asino rispose: “No, mio Signore,
perché vuoi darmi questo dolore,
cinquant’anni tra fatiche e stenti,
ti prego, trenta sono sufficienti!”.
Il Signore l’accontentò!
Al cane, dopo averlo creato,
disse: “All’uomo ti ho destinato,
lui e la sua casa custodirai
e quello che ti darà mangerai,
la vita tua lunga non la vedo
perciò venticinque anni ti concedo”.
Il cane rispose: “No, mio Signore,
ti prego, non darmi questo dolore,
molto prima dei venticinque anni
cominciano acciacchi e malanni,
sicuramente non ce la potrei fare,
quindici anni, si, possono bastare”.
Il Signore l’accontentò.
Alla scimmia, dopo averla creata,
Dio disse: “Alla celia sei destinata,
con fare agile, buffo e scaltro
salterai da un ramo all’altro,
con le tue pagliacciate divertirai
e venti sono gli anni che vivrai!”.
La scimmia rispose: “No, mio Signore,
evitami questo grande dolore,
salti, pagliacciate fino a quell’età,
il mio fisico, no, non ce la farà,
io non so, Signore, cosa ne dici,
ma a me di anni ne bastano dieci”.
Il Signore l’accontentò.
All’uomo, l’ultimo che aveva creato,
Dio disse: “Al dominio sei destinato,
l’unico a cui ho dato la ragione,
il mondo è tuo in ogni situzione”.
“Usa bene la tua intelligenza
che della vita è l’unica essenza,
non sprecarla, non farlo mai
e trenta sono gli anni che vivrai”
L’uomo rispose: “Sarò uomo come dici
e saremo tutti contenti e felici,
ma trent’anni, sembra quasi un gioco,
Signore, non ti sembrano un pò poco?”.
“I venti che l’asino ha rifiutato
dalli a me e a cinquanta sono arrivato,
i quindici del cane, anche quelli mi dai,
tanto, Signore, Tu che te ne fai,
i dieci che la scimmia non ha voluto
li dai a me e contento Ti saluto”.
Il Signore l’accontentò.
Da allora l’uomo, venti anni
li vive senza troppi danni,
trenta, come l’asino, di sicuro,
con un lavoro impegnativo e duro.
Quindici badando alla famiglia
continuando la sua battaglia,
mangiando quel che gli vien dato,
o quel che i figli han rifiutato.
Poi avanti con l’età va in pensione
e ribellarsi non c’è ragione,
da scimmia vive dieci anni
non certo felici e con malanni.
Di casa in casa va saltando,
di figlio in figlio va dimorando,
e per far divertire il nipotino
fa il pagliaccio e il cretino.