100% Fitness Mag - Anno VI Marzo 2012 | Page 58

58 100% FITNESS MAGAZINE Salvatore Spinelli Poeta LE QUATTRO ETA’ DELL’UOMO All’asino, dopo averlo creato, Dio disse: “Al duro lavoro sei destinato, porterai grossi pesi sulla groppa, per te la fatica non sarà mai troppa e tra lavoro, fatiche e affanni, tu vivrai fino a cinquant’anni”. L’asino rispose: “No, mio Signore, perché vuoi darmi questo dolore, cinquant’anni tra fatiche e stenti, ti prego, trenta sono sufficienti!”. Il Signore l’accontentò! Al cane, dopo averlo creato, disse: “All’uomo ti ho destinato, lui e la sua casa custodirai e quello che ti darà mangerai, la vita tua lunga non la vedo perciò venticinque anni ti concedo”. Il cane rispose: “No, mio Signore, ti prego, non darmi questo dolore, molto prima dei venticinque anni cominciano acciacchi e malanni, sicuramente non ce la potrei fare, quindici anni, si, possono bastare”. Il Signore l’accontentò. Alla scimmia, dopo averla creata, Dio disse: “Alla celia sei destinata, con fare agile, buffo e scaltro salterai da un ramo all’altro, con le tue pagliacciate divertirai e venti sono gli anni che vivrai!”. La scimmia rispose: “No, mio Signore, evitami questo grande dolore, salti, pagliacciate fino a quell’età, il mio fisico, no, non ce la farà, io non so, Signore, cosa ne dici, ma a me di anni ne bastano dieci”. Il Signore l’accontentò. All’uomo, l’ultimo che aveva creato, Dio disse: “Al dominio sei destinato, l’unico a cui ho dato la ragione, il mondo è tuo in ogni situzione”. “Usa bene la tua intelligenza che della vita è l’unica essenza, non sprecarla, non farlo mai e trenta sono gli anni che vivrai” L’uomo rispose: “Sarò uomo come dici e saremo tutti contenti e felici, ma trent’anni, sembra quasi un gioco, Signore, non ti sembrano un pò poco?”. “I venti che l’asino ha rifiutato dalli a me e a cinquanta sono arrivato, i quindici del cane, anche quelli mi dai, tanto, Signore, Tu che te ne fai, i dieci che la scimmia non ha voluto li dai a me e contento Ti saluto”. Il Signore l’accontentò. Da allora l’uomo, venti anni li vive senza troppi danni, trenta, come l’asino, di sicuro, con un lavoro impegnativo e duro. Quindici badando alla famiglia continuando la sua battaglia, mangiando quel che gli vien dato, o quel che i figli han rifiutato. Poi avanti con l’età va in pensione e ribellarsi non c’è ragione, da scimmia vive dieci anni non certo felici e con malanni. Di casa in casa va saltando, di figlio in figlio va dimorando, e per far divertire il nipotino fa il pagliaccio e il cretino.