100% Fitness Mag - Anno VI Marzo 2012 | Page 48

48 100% FITNESS MAGAZINE Distorsioni di caviglia nelle ballerine L e distorsioni di caviglia presentano un evento piuttosto frequente nei praticanti la danza, rappresentando anche fino al 40% delle lesioni a carico dell’arto inferiore, il suo corretto riconoscimento e trattamento è importante al fine di scongiurare il rischio di ulteriori e, talora, più gravi traumi distorsivi alla caviglia. Non bisogna infatti dimenticare che la caviglia è una regione anatomica sottoposta a particolare stress durante la danza, soprattutto durante la pratica della punta. Sottovalutare un trauma distorsivo della caviglia potrebbe voler dire indebolire questa regione, predisponendo ad altri traumi non solo la caviglia stessa ma anche il ginocchio, il bacino o il tronco. Infatti se la caviglia non è ben sostenuta e stabile, si avranno movimenti incongrui con perdita dell’aplomb. Questo si traduce in sovraccarichi posturali che si ripercuotono direttamente sul piede ed indirettamente a livello delle articolazioni superiori. La caviglia corrisponde dal punto di vista anatomico, alla tibiotarsica, vale a dire quella regione dove si ha l’articolazione tra tibia, perone ed astragalo, questi sono tenuti uniti da sistemi capsulolegamentosi. La tibio-tarsica può essere divisa da un punto di vista descrittivo in un comparto esterno (laterale) ed uno interno (mediale), ciascun comparto presenta delle strutture che hanno il compito di mantenere stabili i rapporti articolari. A livello del comparto laterale, quello più frequentemente interessato da lesioni a seguito di una distorsione, è composto da tre importanti legamenti che hanno il ruolo di collegare il perone al calcagno e all’astragalo, il comparto mediale invece è costituito da un unico, robusto legamento, definito legamento diltoideo, che ha la funzione di collegare il malleolo tibiale all’astragalo, allo scafoide e al calcagno. Il trauma distorsivo della tibiotarsica si riferisce a: direzione del movimento che ha provocato la lesione     in base alla gravità della lesione stessa La maggior parte delle distorsioni avvengono in supinazione, con lesione del compartimento laterale della caviglia, a questo livello viene a lesionarsi il legamento peroneo-astragalico anteriore. Se si pensa ad un piede in equino, come nella posizione della punta, il trauma potrà essere ancora più grave, in quanto il legamento è già nella sua lunghezza massima. Se la caviglia non è stabile ovvero si atterra male da un salto, o si esegue male un giro il legamento potrebbe lesionarsi. A seguito di un trauma distorsivo, in qualunque modo esso sia avvenuto, è categorico arrestare la propria attività e recarsi da uno specialista. Solo la figura di un medico potrà infatti stabilire la gravità della lesione, l’iter terapeutico e il ritorno allo sport ed al gesto atletico specifico. Una volta superata la fase acuta, che potrà impegnare da un minimo di 7-10 giorni di riposo assoluto a 20-25 giorni, segue un attento ed adeguato programma rieducativo. L’intervento rieducativo sarà mirato a sedare il dolore, migliorare la funzione della tibio-tarsica, migliorare la propriocettività del piede, rieducare al gesto specifico (relevè, giri, salti). Molto utili sono l’utilizzo della tavoletta e del piano inclinato, esercizi che si andranno ad aggiungere alla altre provate metodiche di rieducazione del trauma distorsivo della caviglia. È evidente che la fase riabilitativa deve essere seguita da un fisioterapista, spesso nella danza la prevenzione degli infortuni e il loro trattamento sono trascurati o approcciati in maniera approssimativa mediante “fai da te”,affidarsi ad un professionista che conosce la fisioterapia e la danza potrebbe invece rappresentare una soluzione razionale, tenuto conto della necessità di chi danza di mantenere elevati livelli di prestazione psico-fisica per periodi prolungati durante l’anno, se