100% Fitness Mag - Anno VI Marzo 2012 | Page 46

100% FITNESS MAGAZINE Grado 3: segni neurologici (oltre a quelli precedenti) come alterazione dei riflessi muscolari, della sensibilità e della forza. Di competenza spesso chirurgica e/o neurologica; Grado 4: tutti i sintomi e segni precedenti oltre a fratture evidenti nelle radiografie. A seconda della direzione dalla quale giunge il trauma si possono distinguere quattro tipi di colpi di frusta: - Posteroanteriore (diretto in avanti); - Anteroposteriore (diretto indietro); - Laterale da destra a sinistra; - Laterale da sinistra a destra. Ogni colpo di frusta è praticamente unico perché sono tanti i fattori che possono variare da un caso all’altro, come l’età, la dinamica dell’incidente, il modo in cui è stato affrontato, le condizioni osteoarticolari, i legamenti, i dischi intervertebrali, la direzione dell’impatto e la velocità. Sfortunatamente le cinture di sicurezza allacciate hanno poca importanza nella protezione da questo tipo di lesione. I poggiatesta, invece, offrono una qualche protezione, rispetto all’iperestensione. Il colpo di frusta si manifesta precocemente con sintomi quali cervicalgia, sensazione di fragilità dei muscoli cervicali, limitazione della mobilità cervicale specie nei movimenti di rotazione e flessione laterale e cefalea, il più delle volte occipitale o generalizzata, talvolta emicrania. Quando, a seguito dell’impatto traumatico è coinvolto anche il complesso disco-radicolare, ovvero la radice di uno o più nervi spinali, allora subentra l’irradiazione del dolore alla spalla, al braccio ed alla mano corrispondente, in genere monolaterale. Successivamente com- pare una sindrome vertiginosa, talvolta particolarmente severa, spesso evocata da un movimento del capo che conferisce un senso d’instabilità posturale in posizione eretta. Si manifestano poi irritabilità e turbe dell’umore, parestesie agli arti superiori fino alle mani e sintomi otoneurologici e visivi. La sintomatologia precoce si risolve nel giro di 1-3 mesi, con scomparsa totale dei disturbi. In un terzo dei casi permane per oltre 6 mesi una sintomatologia tardiva che comprende, oltre al dolore e rigidità cervicale, cefalea, disestesie agli arti superiori, disturbi vertigino-posturali già evidenziati in fase precoce ma aggravati o stabilizzati. Ansietà, depressione, insonnia sono tipici della sintomatologia tardiva, compromettendo la qualità della vita. Il rachide cervicale risponde al trauma con una rigidità antalgica, la muscolatura si contrae per ridurre le sollecitazioni sul segmento leso e le capacità arti- colari risultano globalmente ridotte in tutti i piani di movimento ed in particolare in quelli che sollecitano le strutture capsulo-legamentose stirate o lesionate. Spesso ci vogliono 24-48 ore prima che compaiano i sintomi, pertanto, seppure in assenza di dolore, non si deve mai trascurare anche un piccolo incidente e recarsi subito in Pronto Soccorso. Le principali indagini comprendono l’esame radiografico, l’ecografia [H]\