100% Fitness Mag - Anno VI Marzo 2012 | Page 34

100% FITNESS MAGAZINE 34 ANESTESISTA Che cos’è l’artrosi Dottor Antonio Coppola Medico, pediatra, rianimatore, anestesista specializzato nella terapia del dolore Cell. 3381705569 U na definizione della malattia dal punto di vista medico riconosce l’artrosi come malattia articolare, con alterazioni regressive della cartilagine articolare, dei capi ossei articolari, della capsula, dei legamenti, della membrana sinoviale, dei muscoli e delle strutture tendinee periarticolari. Anche se sono note numerose condizioni che favoriscono l’artrosi (malconformazioni, traumi, malattie metaboliche), in Reumatologia una definizione di artrosi precisa e basata sulle cause non é ancora disponibile. Dal punto di vista del paziente, si tratta di dolori articolari, persistenti o ricorrenti, che limitano il movimento della colonna vertebrale o dell’articolazione colpita. Qualche volta esiste un rigonfiamento dell’articolazione, più o meno avvertito dal paziente. Questo riscontro é motivo di consultazione reumatologica anche in assenza di dolore soprattutto quando riguarda le mani. Accade che una persona venga a conoscenza di avere l’artrosi in seguito all’esecuzione di radiografie eseguite per motivi diversi, spesso non collegati a dolore articolare. Il Reumatologo viene allora consultato per la cura di questa condizione. Questa artrosi radiologica non va subito presa come una malattia e soprattutto non va curata per principio con farmaci antiinfiammatori. Ne deve essere fatta una valutazione medica, e non solo radiologica. Il numero di persone con segni radiografici di artrosi - soprattutto della colonna vertebrale e soprattutto dopo una certa età - che soffrono di molestie relativamente lievi, risulta fortunatamente molto elevato. Anche quando é presente dolore articolare alla spalla, all’anca, al ginocchio, al polso, in alcuni casi si tratta realmente di dolori dovuti all’artrosi, ma in altri il dolore deriva da altre cause che vanno riconosciute e curate: curate per quello che sono, anche se le radiografie segnalano la presenza di artrosi. Ci sono artrosi che molestano la persona solo brevemente e lievemente ed altre che producono dolore intenso di lunga o breve durata. In Reumatologia sono note anche artrosi che conseguono ad altre malattie articolari. Come curare l’artrosi Una cura con farmaci antidolorifici assunti quotidianamente é necessaria solo in un numero relativamente limitato di pazienti. In molti casi possono essere sufficienti provvedimenti diversi dai farmaci antidolorifici. L’artrosi può essere la conseguenza di una precedente lesione traumatica. Lo sport non agonistico, entro certi limiti, potrebbe collaborare a mantenere le articolazioni in buone condizioni anatomo-funzionali. Lo sport ad alto livello, di tipo agonistico, può invece minacciare la comparsa di un’artrosi precoce e di questo esiste qualche esempio dimostrato. Sport praticati, spesso con buon risultato agonistico, da soggetti che possiedono articolazioni imperfette per motivi genetici, sono poi molto temuti dal Reumatologo, perché capaci di provocare artrosi precoci una volta ignote, oppure note soltanto come conseguenza di sovraccarichi lavorativi soprattutto nei giovani. La capacità dell’artrosi di turbare la vita della persona dipende molto dalla regione colpita. Le articolazioni portanti artrosiche - per esempio anca e ginocchio - posson o ostacolare il cammino; le artrosi delle mani possono inficiare la destrezza e la forza necessarie per diversi atti quotidiani. L’artrosi delle mani é causa frequente di consultazione reumatologica nella media età della donna. Si tratta di un momento della vita in cui la competenza reumatologica viene richiesta anche per l’osteoporosi e le sindromi dolorose articolari peri-menopausali non osteoporotiche. Si ritiene che solo parziali miglioramenti dell’artrosi possano ottenersi dalle cure mediche, fisiche e chirurgiche. Tuttavia, il mantenimento della funzione ottenibile con queste cure si ripercuote favorevolmente sulla motilità generale e su altre articolazioni, indicando con decisione che curare l’artrosi é utile non solo per alleviare il dolore, ma anche per mantenere l’efficienza. Spesso appaiono articoli sulla stampa non medica o divulgativa che enfatizzano l’efficacia di qualche cura anti-artrosica. Questi articoli seguono volentieri importanti Congressi di Reumatologia. Bisogna tener presente che i farmaci in generale diventano disponibili dopo lunghi studi fatti dapprima in area sperimentale e poi in area clinica, anche per garanzia del paziente, e che questi sviluppi di ricerca sono noti non solo ai medici specialisti reumatologi ma anche a molti altri medici, nei loro termini reali, parecchi anni prima di diventare disponibili per l’informazione di massa. Questo fatto può diventare mal percepibile dal lettore quando si tratta di notizie date in breve, e il farmaco apparire una novità del giorno. Il reumatologo Fortunatamente il Reumatologo può con tranquillità segnalare al paziente che l’artrosi non é una malattia biologicamente aggressiva per il complesso dell’organismo e che quindi le prospettive di salute generale per il soggetto artrosico che consegua un miglioramento della parte colpita con cure mediche, fisiche o chirurgiche, sono sostanzialmente buone.