100% FITNESS MAGAZINE
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ANESTESISTA
Che cos’è l’artrosi
Dottor Antonio
Coppola
Medico, pediatra, rianimatore, anestesista
specializzato nella terapia del dolore
Cell. 3381705569
U
na definizione della malattia dal
punto di vista medico riconosce
l’artrosi come malattia articolare, con alterazioni regressive
della cartilagine articolare, dei capi ossei
articolari, della capsula, dei legamenti, della membrana sinoviale, dei muscoli e delle
strutture tendinee periarticolari.
Anche se sono note numerose condizioni
che favoriscono l’artrosi (malconformazioni, traumi, malattie metaboliche), in
Reumatologia una definizione di artrosi
precisa e basata sulle cause non é ancora
disponibile.
Dal punto di vista del paziente, si tratta
di dolori articolari, persistenti o ricorrenti, che limitano il movimento della
colonna vertebrale o dell’articolazione colpita. Qualche volta esiste un rigonfiamento dell’articolazione, più o meno
avvertito dal paziente. Questo riscontro
é motivo di consultazione reumatologica
anche in assenza di dolore soprattutto
quando riguarda le mani.
Accade che una persona venga a conoscenza di avere l’artrosi in seguito all’esecuzione di radiografie eseguite per motivi
diversi, spesso non collegati a dolore articolare. Il Reumatologo viene allora consultato per la cura di questa condizione.
Questa artrosi radiologica non va subito
presa come una malattia e soprattutto non
va curata per principio con farmaci antiinfiammatori. Ne deve essere fatta una valutazione medica, e non solo radiologica.
Il numero di persone con segni radiografici
di artrosi - soprattutto della colonna vertebrale e soprattutto dopo una certa età - che
soffrono di molestie relativamente lievi,
risulta fortunatamente molto elevato.
Anche quando é presente dolore articolare
alla spalla, all’anca, al ginocchio, al polso,
in alcuni casi si tratta realmente di dolori
dovuti all’artrosi, ma in altri il dolore deriva da altre cause che vanno riconosciute e
curate: curate per quello che sono, anche
se le radiografie segnalano la presenza di
artrosi.
Ci sono artrosi che molestano la persona
solo brevemente e lievemente ed altre che
producono dolore intenso di lunga o breve
durata. In Reumatologia sono note anche
artrosi che conseguono ad altre malattie
articolari.
Come curare l’artrosi
Una cura con farmaci antidolorifici assunti quotidianamente é necessaria solo
in un numero relativamente limitato di
pazienti. In molti casi possono essere sufficienti provvedimenti diversi dai farmaci
antidolorifici.
L’artrosi può essere la conseguenza
di una precedente lesione traumatica. Lo sport non agonistico, entro certi
limiti, potrebbe collaborare a mantenere
le articolazioni in buone condizioni anatomo-funzionali. Lo sport ad alto livello, di
tipo agonistico, può invece minacciare la
comparsa di un’artrosi precoce e di questo
esiste qualche esempio dimostrato.
Sport praticati, spesso con buon risultato
agonistico, da soggetti che possiedono articolazioni imperfette per motivi genetici,
sono poi molto temuti dal Reumatologo,
perché capaci di provocare artrosi precoci una volta ignote, oppure note soltanto
come conseguenza di sovraccarichi lavorativi soprattutto nei giovani.
La capacità dell’artrosi di turbare la vita
della persona dipende molto dalla regione
colpita. Le articolazioni portanti artrosiche
- per esempio anca e ginocchio - posson
o ostacolare il cammino; le artrosi delle
mani possono inficiare la destrezza e la
forza necessarie per diversi atti quotidiani.
L’artrosi delle mani é causa frequente
di consultazione reumatologica nella
media età della donna. Si tratta di un
momento della vita in cui la competenza
reumatologica viene richiesta anche per
l’osteoporosi e le sindromi dolorose articolari peri-menopausali non osteoporotiche.
Si ritiene che solo parziali miglioramenti dell’artrosi possano ottenersi
dalle cure mediche, fisiche e chirurgiche. Tuttavia, il mantenimento della
funzione ottenibile con queste cure si
ripercuote favorevolmente sulla motilità
generale e su altre articolazioni, indicando
con decisione che curare l’artrosi é utile
non solo per alleviare il dolore, ma anche
per mantenere l’efficienza.
Spesso appaiono articoli sulla stampa non
medica o divulgativa che enfatizzano l’efficacia di qualche cura anti-artrosica.
Questi articoli seguono volentieri importanti Congressi di Reumatologia. Bisogna
tener presente che i farmaci in generale
diventano disponibili dopo lunghi studi
fatti dapprima in area sperimentale e poi
in area clinica, anche per garanzia del
paziente, e che questi sviluppi di ricerca
sono noti non solo ai medici specialisti
reumatologi ma anche a molti altri medici,
nei loro termini reali, parecchi anni prima
di diventare disponibili per l’informazione
di massa. Questo fatto può diventare mal
percepibile dal lettore quando si tratta di
notizie date in breve, e il farmaco apparire
una novità del giorno.
Il reumatologo
Fortunatamente il Reumatologo può con
tranquillità segnalare al paziente che l’artrosi non é una malattia biologicamente
aggressiva per il complesso dell’organismo
e che quindi le prospettive di salute generale per il soggetto artrosico che consegua
un miglioramento della parte colpita con
cure mediche, fisiche o chirurgiche, sono
sostanzialmente buone.