100% Fitness Mag - Anno VI Marzo 2012 | Page 28

100% FITNESS MAGAZINE PSICOPEDAGOGISTA preda all’impotenza. La sensazione di trovarsi senza via d’uscita e il senso d’impotenza tuttavia non sono una prerogativa solo dei genitori: specularmente e molto più drammaticamente la vivono anche i figli. Se paragoniamo i figli ai passeggeri seduti su un aereo per la prima volta e i genitori al pilota, si può facilmente immaginare come potrebbero sentirsi questi novelli passeggeri se in presenza di qualche turbolenza il pilota, anziché rimanere con sicurezza alla guida dell’aereo, scappasse via spaventato con le mani tra i capelli, abbandonando la cabina di pilotaggio e i comandi. Panico. Catastrofe. Oggi sono sempre più numerosi i genitori che abbandonano il posto di guida, lasciando di fatto i propri figli in balìa delle turbolenze di un aereo impazzito. La genitorialità sembra essere una qualità sempre più rara, in caduta libera, probabilmente perché a molti genitori nessuno ha mai insegnato a pilotare l’aereo. Si è passati in pochi decenni da un’educazione autoritaria ad atteggiamenti permissivi e lassisti, permeati di errate convinzioni pedagogiche sul rapporto da intrattenere con i figli. Si è perduta nel tempo la capacità di essere autorevoli, di essere accoglienti ma fermi, disponibili ma non al servizio completo, pronti al dialogo e al confronto ma contenitivi, in grado di dare regole e porre limiti. A questa caduta di genitorialità corrisponde immancabilmente una caduta di adultità nei figli, i quali assumono, sempre più numerosi, comportamenti caratterizzati da eccesso e dismisura. Eppure tutti i bambini e tutti i ragazzi, per crescere veramente liberi, sani e forti, hanno necessità che qualcuno insegni loro come gestire bisogni, pulsioni e desideri. Il comportarsi, il relazionarsi con se stessi e con gli altri, l’essere in grado di chiedere non sono competenze innate, né soggette ad una evoluzione naturale. Si tratta di competenze che vanno apprese attraverso un intenso scambio tra genitori e figli. I bambini hanno assolutamente necessità di regole e limiti non per essere puniti o semplicemente per riconoscere il potere dell’adulto, ma per modulare lo scambio tra l’ambiente esterno e il proprio mondo interno, così complesso. Tale bisogno di regole, indicazioni e contenimento non appartiene solamente ai bambini, ma anche ai figli più grandi il cui mondo interiore, con la crescita, tende a diventare ancora più complesso e irto di difficoltà. Un’educazione basata sul falso principio che sia sbagliato comminare divieti e punizioni è candidata infatti a produrre soggetti dipendenti, insicuri, aggressivi. Non essendo in grado di decifrare la natura delle proprie pulsioni, non riuscendo a gestirle e usarle nel modo più adeguato, un figlio si sentirà sempre più confuso circa le decisioni da prendere e mai sicuro del proprio sentire.Poichè non possiede una cabina di regìa interna in grado di regolare i propri bisogni e i propri desideri, si sentirà sopraffatto dalle sue stesse spinte pulsionali. Questa situazione può portarlo gradualmente a ricercare una regìa esterna in grado di aiutarlo a contenere la “marea” interna. La ricerca di questo contenimento esterno è pericolosa, in quanto può condurre i giovani a forme di comportamento disadattato o di dipendenza patologica (da sostanze, da alcol, da cibo, da internet, da legami affettivi inappropriati, ecc.). Il bambino ‘non contenuto’ potrebbe diventare un ragazzo incapace di distinguere ciò che è buono da ciò che non è buono, ciò che è urgente fare da ciò che è differibile, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, ciò che è vero da ciò che è falso. Sentendosi ripetutamente fallito, frustrato, arrabbiato e inadeguato, tenterà di trovare il perno del proprio controllo emotivo al di fuori di sé, delegando a situazioni, sostanze, amici e altre persone la gestione delle proprie emozioni e sensazioni. E se il bisogno di omologazione e di dipendenza dall’esterno diventa eccessivo e irrinunciabile, protraendosi nel tempo oltre misura, il rischio di sviluppare una dipendenza patologica o una condotta disadattata è elevato. E’ necessario dun ]YH