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fondamentale per stare bene ed in salute, lo svolge proprio un buon controllo delle emozioni.
Da questo, spesso, dipende il nostro stato di salute e
tuttavia, molte volte continuiamo invece, a covare
rancore per cose accadute anni fa; permettiamo agli
altri di ferirci con le loro parole ed azioni; viviamo
in perenne stato d’ansia; ci preoccupiamo per ciò
che potrà riservarci il futuro.
Alcuni, addirittura pensano di poter tenere a freno
le proprie emozioni facendo uso di alcool, fumo ed
altre sostanze che creano dipendenza.
Se, come dice Roy Martina, uno dei medici olistici più
famosi al mondo: “Siamo nati per vivere sani”… perché gli ospedali sono sempre affollati e le industrie
farmaceutiche si arricchiscono sempre di più?
E come afferma Roberto Re, Life Coach numero 1 in
Italia; “il motivo è, forse perché la maggior parte della
gente pensa che per restare in salute sia una questione
di fortuna e non meriti il proprio impegno per conquistarla o mantenerla come si fa per il successo o l’amore
o qualsiasi altro valore.
Pensiamo, per esempio, a determinate frasi, che spesso
ci ripetiamo come:
“Ho preso l’influenza”, “Mi è venuta la febbre, l’ulcera, la gastrite, etc…”
Frasi simili sono assai frequenti e lasciano intendere che
la malattia sia qualcosa che viene da fuori e ci accade per
caso. In realtà alcuni ricercatori hanno stimato che la
maggior parte dei problemi fisici ha radici psicologiche e ciò è prova del fatto che la malattia ci appartiene molto di più di quanto non siamo soliti pensare. Ad
esempio, la rabbia, se espressa in modo improprio, è
estremamente dannosa per il nostro cuore e tutti gli altri
organi vitali; le preoccupazioni possono influire negativamente sulla digestione e sul metabolismo; lo stress
innalza i livelli di colesterolo; il fattore di maggior rischio
di cardiopatie, non è, come spesso si crede solo l’alimentazione, bensì l’insoddisfazione, la frustrazione
e l’infelicità. E si potrebbe continuare a lungo.
La malattia è dunque un modo con cui il corpo richiama la nostra attenzione su un aspetto particolare della
nostra vita che non funziona come dovrebbe. Quindi,
se ci pensiamo bene, la malattia è nostra alleata, poiché
funziona come un campanello d’allarme che ci risveglia
da uno stato di torpore e ci suggerisce che è arrivato il
momento di apportare dei cambiamenti nel nostro approccio alla vita.
Ogni volta che ci sentiamo malati, chiediamoci dunque:
“Cosa mi sta suggerendo il mio corpo? Quali sono
i miei pensieri e le emozioni più frequenti? Quali
di questi mi stanno togliendo energia e sono fonte
del mio malessere?”.
Comprendere i segnali inviati dal nostro corpo
ci permette di entrare più facilmente in contatto
con noi stessi, di capire cosa non ci permette di
vivere una vita felice ed appagata. La scelta sta a
noi, possiamo decidere di non prestare ascolto a
ciò che dice il nostro corpo, possiamo abbassare il
volume, facendo uso di medicine o, peggio ancora,
di sostanze nocive, nella speranza che soffocare le
nostre emozioni sia la cosa migliore per liberarcene, oppure possiamo cercare di scoprire quale bisogno è espresso dal nostro corpo malato”.
Ognuno è pienamente responsabile del proprio benessere, della propria salute, vitalità e felicità”.