100% Fitness Mag - Anno VI Maggio 2012 | Page 46

100% FITNESS MAGAZINE LOGOPEDISTA L’autismo “…nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto...”. John Donne Dottoressa Mariarosaria D’Esposito Laureata in Logopedia presso l’Università di Napoli Federico II. Disponibile telefonicamente Giovedì e Sabato dalle 09.00 alle 13.00 - Cell. 338.3191494 N onostante siano trascorsi ben 60’anni da quando Leo Kanner per primo individuò l’autismo, ancora oggi le nostre conoscenze risultano limitate ed in continua evoluzione. Poco si sa delle cause, della prognosi e dei tratti distintivi del quadro clinico; tuttavia, negli ultimi anni, l’aumentata sensibilità delle istituzioni, dell’opinione pubblica, della ricerca e del personale medico ha favorito lo sviluppo di maggiori competenze cliniche, con la conseguente riduzione dei tempi di diagnosi per i soggetti con disturbi autistici. L’autismo, volendo ricorrere ad una definizione estremamente sintetica e riduttiva, rappresenta un “disordine dello sviluppo” con esordio entro i primi tre anni di vita, caratterizzato da: deficit delle aree linguistiche: la comunicazione (non solo verbale) può risultare alterata o del tutto assente deficitaria capacità di integrazione sociale, con gravi difficoltà ad instaurare scambi e relazioni emotive con coetanei ed adulti; tendenza all’isolamento e spesso assenza di contatto visivo diretto interessi ristretti e comportamenti ripetitivi: il soggetto assume posture ed effettua movimenti stereotipati (tipico lo “sfarfallio” delle mani ed il dondolamento) resistenza al “nuovo” ed al cambiamento: la reazione del soggetto autistico di fronte ad un oggetto lasciato in disordine o semplicemente spostato, in una stanza a lui nota, sarà quella di riportarlo immediatamente al suo posto. È presente talvolta ritardo mentale.         L’enorme eterogeneità delle forme e del grado di severità dei tratti distintivi della sindrome, hanno indotto la distinzione in: quadri tipici, in cui sono presenti tutte le caratteristiche, con diversi livelli di gravità quadri atipici (o disturbi dello spettro autistico) in cui alcuni tratti distintivi risultano assenti o fortemente attenuati (come la Sindrome di Asperger)     L’autismo colpisce soggetti appartenenti a tutte le razze ed a ogni tipo di estrazione sociale, con una prevalenza nei maschi di 7-8volte superiore alle femmine. Le cause risultano ancora ignote. La ricerca è attualmente incentrata per lo più sull’indagine genetica, essendo stato comprovato un importante tasso di ereditarietà. Numerose le metodiche riabilitative ed estremamente ampio il panorama dei possibili approcci terapeutici, più o meno riconosciuti e standardizzati. L’ equipè multidisciplinare, alla quale è affidato il protocollo diagnostico e “abilitativo”, coopera al fine di favorire l’uscita del soggetto dall’isolamento, la conquista di una buona capacità comunicativa (in molti casi prima orale, poi scritta), il raggiungimento delle autonomie personali. Qualunque intervento terapeutico si decida di adottare, risulterà comunque necessario supportare la famiglia ed aiutarla a modellarsi ed a modificarsi in ragione del soggetto svantaggiato. L’adeguamento, visto da una prospettiva più ampia, dovrebbe (ma purtroppo ancora non è così!) coinvolgere ed appartenere ad ogni società, che si voglia definire “civile”. 46