100% FITNESS MAGAZINE
PERSONAL TRAINER
Outdoor...
U
n cielo azzurro, un sole
caldo, il mare all’orizzonte e quel venticello che ti
accarezza la pelle...
Godersi certi piaceri è ancora possibile, nonostante la crisi, per di più a
costo zero.
Viviamo in una zona dove la natura a pochi passi dal centro ti dà la
possibilità di assaporare e fruire
di tutti i suoi pregi e benefici.
Ed è in questo contesto che vorrei
sviluppare il nostro prossimo programma, a misura d’uomo e a stretto
contatto con la natura.
Sto parlando di allenamento “outdoor”, dove a seconda dell’ambiente in
cui ci troviamo possiamo adattare il
nostro lavoro, aerobico ed anaerobico, impostando i nostri esercizi per
raggiungere i nostri obiettivi.
I percorsi natura si trovano facilmente quasi in tutte le località, e ancor di
più all’estero, dove ci sia almeno un
punto verde, un parco, un boschetto,
una villa comunale o anche, ancor
meglio, una pineta.
Proprio quest’ultima, è quello che di
meglio la nostra penisola sorrentina
offre agli amanti dell’allenamento
“all’aperto”.
In uno scenario mozzafiato, immersi
tra i profumi della natura e lontani
dall’afa e dallo smog del centro urbano, possiamo dare il via ad un allenamento stimolante e ricco di varianti,
adatto a tutte le tipologie di atleti, più
o meno in forma, più o meno giovani.
Partendo dalla corsa, pietra miliare del nostro allenamento, ci sono
sentieri da seguire che si sviluppano
lungo le linee naturali del terreno,
andando a creare un vero e proprio
fartlek. Ci soffermiamo in radura,
dove con esercizi di mobilità e
stretching prepareremo i nostri
muscoli agli esercizi successivi.
Ora siamo pronti ad affrontare il primo step: ci sono delle vere e proprie
stazioni con attrezzi ricavati da pali,
Amedeo Iannuzzi
Personal Trainer
ceppi e strutture metalliche che fanno
al caso nostro.
Questi rientrano nella categoria dei
grandi attrezzi, in quanto fissi nel
terreno, e noi li utilizzeremo a volte
in appoggio, a volte in sospensione
sfruttandoli al meglio per allenarci nel
modo più completo possibile.
Il primo giro sarà di attivazione generale, senza grossi sforzi e senza dilungarci con troppe ripetizioni, dopo
di che si riparte. Ancora corsa e poi
di nuovo agli attrezzi per il secondo
step. Questa volta lo sforzo sarà più
intenso, con un numero di ripetizioni discreto, passando con una corsa
lenta alla stazione successiva , e così
via fino in fondo.
Si riparte, ancora una volta di corsa,
stabiliremo noi quanto correre, so-
prattutto in funzione di quanto tempo
ci resta. Ed eccoci arrivati all’ultimo
step. Stavolta gli esercizi vanno eseguiti più rapidamente fino all’esaurimento muscolare, raggiungendo il
successivo sempre più velocemente
possibile.
Compiuto l’ultimo sforzo siamo
giunti al defaticamento. Ancora una
corsetta blanda ed un po’ di allungamento.
Non mi resta che augurarvi:
“buon allenamento!!!”
P.S. A proposito, se in pineta, località
“Le Tore”, non doveste più trovarci
tali percorsi, sarebbe il caso di sollecitare la sensibilità delle giunte comunali della Penisola, affinché si diano
da fare per il bene ed il benessere
della collettività!
60