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ANESTESISTA
Cos’è il diabete
mellito
I
l diabete mellito è una delle malattie metaboliche più diffuse
(tra i bambini e gli adolescenti è certamente la più comune:
in Italia i portatori della malattia sono circa 20000).
Il termine diabete deriva dal greco diabetes e significa passare
attraverso. Uno dei segni clinici più distintivi di tale patologia è,
infatti, la presenza di zucchero nelle urine, che vi giunge attraverso il rene quando la sua concentrazione nel sangue supera un
certo valore. A questo termine è stato aggiunto mellito in quanto
le urine, proprio per la presenza di zucchero, sono dolci e, anticamente non c’era altra possibilità diagnostica che assaggiarle!
Oggi il termine è tuttora valido in quanto serve a distinguere
questo diabete da un’altra malattia detta diabete insipido, anche
se quando si parla semplicemente di diabete s’intende il diabete
mellito.
Ecco qui di seguito alcune pagine per meglio comprendere la
classificazione e la definizione di questa malattia:
Dottor
Antonio Coppola
Medico, pediatra, rianimatore,
anestesista specializzato nella
terapia del dolore
Cell. 3381705569
-
L’educazione
L’Educazione sanitaria è la chiave di volta nella gestione del
Diabete,
Il DCCT (Diabetes Control and Complications Trial) ha chiaramente dimostrato che:
- un accurato controllo metabolico riduce le complicanze microvascolari
- per ottenere un controllo metabolico ottimale è necessaria
un’efficace autogestione del diabete
- un’efficace autogestione richiede degli alti livelli di educazione
sanitaria
Principi universali
Ogni diabetico ha diritto ad un’educazione sanitaria pratica
e specialistica
- I bambini e gli adolescenti, i loro genitori e quelli che in genere
si prendono cura di loro dovrebbero tutti aver la possibilità di
essere inclusi in un programma educativo.
- L’educazione sanitaria al diabete dovrebbe essere prestata
da professionisti che abbiano una profonda conoscenza dei
bisogni dei giovani e delle loro famiglie e di come tali bisogni
mutino nel corso della vita.
- Gli educatori (medici, infermieri, dietologi e gli altri assistenti
sanitari) dovrebbero seguire periodicamente corsi di aggiornamento sull’educazione al diabete e sui metodi del suo insegnamento. Questo dovrebbe essere previsto in ogni nazione
ed essere una priorità dello Stato.
- Le priorità degli educatori sanitari potrebbero non coincidere
con quelle dei pazienti e delle loro famiglie. A questo fine
l’educazione sanitaria dovrebbe essere prestata dopo un’ap-
1° parte
-
-
profondita valutazione delle attitudini, delle convinzioni, del
modo e dalla capacità di apprendere, delle già esistenti conoscenze e degli obiettivi del singolo
L’educazione al diabete deve essere personalizzata e adattata
all’età del singolo, alla sua maturità, al suo stile di vita, culturalmente al passo con i bisogni dell’individuo.
L’educazione al diabete perché sia efficace deve essere un
processo continuo e costante di apprendimento.
L’educazione al diabete è il punto di congiunzione tra la ricerca e la pratica clinica. Dovrebbe essere programmata, ben
documentata, controllata e valutata regolarmente da esperti.
La scelta tra i vari metodi educativi è importante per migliorare
la pratica clinica.
Contenuti di un programma educativo
I contenuti e i tempi di apprendimento dipendono dal tipo di
assistenza presa in considerazione (es. assistenza ambulatoriale
piuttosto che degenza). Quindi le linee-guida che seguono (sulle
tecniche di sopravvivenza e su un programma di educazione rivolto agli adulti) possono essere solo un modello su cui sviluppare
un programma adatto.
Alla base di un programma educativo dovrebbe esserci un sommario, scritto sulla base della maggior parte delle sezioni di queste
linee-guida dell’ISPAD (International Society for Pediatric and
Adolescent Diabetes).
Il momento della diagnosi: tecniche di sopravvivenza
1. Spiegazione di come sia stata fatta la diagnosi e motivo dei
sintomi.
2. Semplice spiegazione per una possibile causa del diabete.
Nessun fatto da incolpare.
3. Necessità immediata di insulina e suo funzionamento.
4. Cos’è il glucosio? Livelli normali di glicemia e obiettivi da
raggiungere.
5. Nozioni pratiche:
- Iniezioni di insulina