100% Fitness Mag - Anno VI Luglio 2012 | Page 42

100% FITNESS MAGAZINE CHIROPRATICA Artrosi L e ossa che compongono il nostro scheletro sono estremamente leggere, la loro struttura è spugnosa all’interno e compatta in superficie. In questo modo possono proteggere nervi, vasi sanguigni e il midollo osseo che vi scorre all’interno. È importante che le nostre ossa rimangano sempre robuste e flessibili; se ciò non accade, è possibile che siano affette da ARTRITI o ARTROSI a seconda che predominino i fenomeni infiammatori oppure degenerativi. Sono molte le cause responsabili dell’artrosi, ma sono anche molte quelle ancora sconosciute da capire ed identificare. Quando la malattia insorge senza una causa apparente si parla di artrosi primaria spesso dovuta da fattori genetici. È chiamata, invece, artrosi secondaria quando a determinare la malattia è un evento chiaramente identificabile e spesso traumatico. L’artrosi è una sofferenza articolare di tipo evolutivo: ciò significa che tende a peggiorare nel tempo. Questa forma di degenerazione è caratterizzata inizialmente da un’usura delle cartilagini delle articolazioni a cui consegue, purtroppo, una modificazione di tutte le strutture che le compongono (tessuto osseo, capsula, muscoli). L’usura delle parti cartilaginee provoca uno stato infiammatorio e, a lungo termine, un assottigliamento dello spazio tra un capo osseo e l’altro. Tutto ciò comporta anche l’ispessimento della capsula articolare che diventa sempre più rigida. L’alterazione del delicato equilibrio tra cellule che costruiscono e distruggono le ossa (osteoblasti e osteoclasti) crea l’ossificazione della cartilagine e infine provoca la contrazione dei muscoli intorno all’apparato scheletrico coinvolto. L’esito finale di questo processo degenerativo, dopo molti anni, è il blocco totale dell’articolazione interessata con Dottoressa Barbara Martino laureata in chiropratica all’Anglo-European College of Chiropracitc in Bournemouth (Inghilterra), membro dell’Associazione Italiana Chiropratici. Disponibile telefonicamente tutti i giorni dalle 12.00 alle 16.00 Cell. 3491381175 perdita della sua funzionalità. L’artrosi rappresenta la malattia più frequente nell’età senile. Segni radiologici di artrosi si manifestano nell’87% delle donne e nell’83% degli uomini di età compresa tra i 55 e i 65 anni. Nonostante i progressi della ricerca, non sono ancora chiari i meccanismi che provocano la degradazione della cartilagine, ma indubbiamente si tratta di un processo molto complesso che a livello microscopico interessa molti elementi cellulari. Queste modificazioni microscopiche si riflettono sulle proprietà meccaniche della cartilagine ed in particolare, viene a diminuire l’azione “ammortizzatrice” delle sollecitazioni meccaniche cui è sottoposto l’osso subcondrale. Con il passare del tempo l’osso va incontro a un vero e proprio processo di condensazione o di sclerosi diventando più resistente ma meno elastico. Ai processi regressivi della cartilagine si aggiungono i tentativi di riparazione delle cellule (condrociti) destinati a fallire a causa di una ulteriore progressione delle lesioni articolari fino alla completa disorganizzazione della struttura. Fattori di rischio Invecchiamento. Non è vero che a causa dell’invecchiamento tutte le persone sono destinate ad avere l’artrosi. E’ però vero che chi si dimentica di fare attività fisica può notevolmente rischiare, invecchiando, di soffrire di artrosi. Infatti, ]HB