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CHIROPRATICA
Artrosi
L
e ossa che compongono il
nostro scheletro sono estremamente leggere, la loro
struttura è spugnosa all’interno e compatta in superficie. In
questo modo possono proteggere
nervi, vasi sanguigni e il midollo
osseo che vi scorre all’interno. È
importante che le nostre ossa rimangano sempre robuste e flessibili; se
ciò non accade, è possibile che siano
affette da ARTRITI o ARTROSI a seconda che predominino i fenomeni
infiammatori oppure degenerativi.
Sono molte le cause responsabili
dell’artrosi, ma sono anche molte
quelle ancora sconosciute da capire
ed identificare. Quando la malattia
insorge senza una causa apparente
si parla di artrosi primaria spesso dovuta da fattori genetici. È chiamata,
invece, artrosi secondaria quando a
determinare la malattia è un evento
chiaramente identificabile e spesso
traumatico.
L’artrosi è una sofferenza articolare
di tipo evolutivo: ciò significa che
tende a peggiorare nel tempo. Questa forma di degenerazione è caratterizzata inizialmente da un’usura
delle cartilagini delle articolazioni
a cui consegue, purtroppo, una
modificazione di tutte le strutture
che le compongono (tessuto osseo,
capsula, muscoli). L’usura delle parti
cartilaginee provoca uno stato infiammatorio e, a lungo termine, un
assottigliamento dello spazio tra un
capo osseo e l’altro. Tutto ciò comporta anche l’ispessimento della capsula articolare che diventa sempre
più rigida. L’alterazione del delicato
equilibrio tra cellule che costruiscono e distruggono le ossa (osteoblasti
e osteoclasti) crea l’ossificazione della cartilagine e infine provoca la contrazione dei muscoli intorno all’apparato scheletrico coinvolto. L’esito
finale di questo processo degenerativo, dopo molti anni, è il blocco totale dell’articolazione interessata con
Dottoressa
Barbara Martino
laureata in chiropratica all’Anglo-European
College of Chiropracitc in Bournemouth
(Inghilterra), membro dell’Associazione Italiana
Chiropratici.
Disponibile telefonicamente tutti i giorni dalle
12.00 alle 16.00 Cell. 3491381175
perdita della sua funzionalità.
L’artrosi rappresenta la malattia più
frequente nell’età senile. Segni radiologici di artrosi si manifestano
nell’87% delle donne e nell’83%
degli uomini di età compresa tra i 55
e i 65 anni.
Nonostante i progressi della ricerca,
non sono ancora chiari i meccanismi
che provocano la degradazione della cartilagine, ma indubbiamente si
tratta di un processo molto complesso che a livello microscopico interessa molti elementi cellulari. Queste
modificazioni microscopiche si riflettono sulle proprietà meccaniche della cartilagine ed in particolare, viene
a diminuire l’azione “ammortizzatrice” delle sollecitazioni meccaniche
cui è sottoposto l’osso subcondrale.
Con il passare del tempo l’osso va
incontro a un vero e proprio processo di condensazione o di sclerosi
diventando più resistente ma meno
elastico. Ai processi regressivi della
cartilagine si aggiungono i tentativi
di riparazione delle cellule (condrociti) destinati a fallire a causa di una
ulteriore progressione delle lesioni
articolari fino alla completa disorganizzazione della struttura.
Fattori di rischio
Invecchiamento. Non è vero che
a causa dell’invecchiamento tutte
le persone sono destinate ad avere
l’artrosi. E’ però vero che chi si dimentica di fare attività fisica può notevolmente rischiare, invecchiando,
di soffrire di artrosi. Infatti, ]HB