100% FITNESS MAGAZINE
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ANESTESISTA
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Analisi del sangue e/o delle urine e motivi per i controlli
Consigli dietetici di base
Semplice spiegazione dell’ipoglicemia
Il diabete durante una malattia. Mai tralasciare l’insulina.
Il diabete a casa o a scuola, compresi gli effetti dell’attività
fisica.
10. Carta d’identità ed altri mezzi di riconoscimento ( braccialetti,
piastrine, girocolli..)
11. Iscrizione ad un’Associazione per diabetici e ad altri servizi
di supporto.
12. Adattamento psicologico al momento della diagnosi.
13. Elenco dettagliato dei numeri di telefono per le emergenze.
Programma Educativo per Adulti
Preferibilmente la maggior parte dei programmi educativi rivolti
agli adulti dovrebbe essere svolta in un contesto non ospedaliero,
ma ove questo non sia possibile per problemi di staff, tali programmi possono essere svolti in un ambiente ospedaliero mediante
lezioni individuali o di gruppo.
Il programma educativo dovrebbe utilizzare metodi educativi
interattivi, mirati al paziente e adatti a tutte le persone coinvolte nella gestione del diabete, specialmente se il diabetico è un
bambino o un adolescente.
Controlli domiciliari giornalieri
Il controllo quotidiano del livello degli zuccheri nel sangue, permette al malato di diabete di conoscere se la quantità di insulina
somministrata è stata sufficiente o se invece va aumentata o
diminuita.
Questo è lo scopo primario dei controlli. Le unità di insulina,
infatti, vengono di volta in volta stabilite in base all’andamento
dei precedenti controlli effettuati.
Permette poi di farsi un’idea sull’andamento generale, mantenendo un diario aggiornato con tutti i controlli effettuati.
Fino agli anni ‘70, i controlli si limitavano praticamente solo alla
glicosuria; verificato poi che la soglia oltre la quale si verifica
glicosuria, era troppo alta (provocando situazioni di iperglicemia
persistente e quindi andando incontro allecomplicanze a occhi e
reni in particolare), tale metodo venne presto scartato.
In accompagnamento ai controlli della glicosuria, grazie alla
diffusione sul mercato di apparecchi per il controllo dellaglicemia
sempre più sofisticati, semplici da usare, poco invasivi ed economici, oggi si tende ad effettuare sempre più frequenti controlli
dello zucchero presente nel sangue.
La quantità ideale di controlli giornalieri, per realizzare una regolazione perfetta sulla somministrazione dell’insulina, dovrebbe
essere in linea teorica infinita, cioè dovrebbero essere monitorato
in modo continuo il livello del glucosio nel sangue.
Visto che questo non è possibile, anche se si stanno studiando
tecnologie che si avvicinano a questo risultato, bisogna eseguire
il maggior numero di controlli possibile: ogni volta che si urina
per la gicosuria ed almeno 3-4 volte al giorno per la glicemia. Gli
orari più indicativi per tali controlli sono:
- Prima dei pasti: la glicemia ci dice se la dose somministrata
prima del pasto precedente era corretta, se ci conviene iniziare subito a pranzare (ipoglicemia) o se ci conviene aspettare
più del solito (iperglicemia); la glicosuria ci da’ un’idea dell’andamento medio (bisogna considerare che spesso tale media
è riferita non solo alle ore immediatamente precedenti, ma
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anche a quelle un po’ più lontane: a pranzo per il mattino e
parte della notte);
Due ore dopo i pasti: ci dice se la dose somministrata
prima del pasto precedente era corretta, e se abbiamo bisogno
di una piccola integrazione o merenda (ipoglicemia); per
quanto riguarda la glicosuria vale quanto detto sopra;
A sera inoltrata, prima dell’iniezione della notte:
ancor più che dirci se la dose di prima di cena andava bene,
ci può aiutare ad andare a letto tranquilli, sapendo di poter
evitare eventuali ipoglicemie notturne. Infatti, se la glicemia
risultasse troppo bassa (sotto i 120-140 mg/dl) potremmo
mangiare qualcosa prima di coricarci, qualcosa che venga
assorbito con una sufficiente lentezza da garantirci gli zuccheri necessari a notte inoltrata; un altro sistema è di ridurre
la dose di insulina di 2 unità se la glicemia è compresa tra
100 e 140, o di 4 unità se la glicemia è compresa tra 70 e
100; al di sotto è comunque consigliato mangiare qualcosa.
Prima di attività agonistiche sportive di un certo
impegno: ci serve per controllare se c’è bisogno di un’integrazione di zuccheri prima dell’inizio dello sforzo o se, al
contrario, bisogna integrare l’insulina (nei casi di iperglicemia).
Controlli periodici di laboratorio
È bene anche effettuare controlli periodici più a lunga scadenza,
come l’emoglobina glicosilata HbA1c ogni 2-3 mesi, assetto lipidico, azotemia, creatinemia, clearance della creatinina endogena,
tiroide, anticorpi antimucosa gastrica, urine, fundus e cristallino
dell’occhio, esame neurologico generale, visita dentistica, età
ossea ogni 12 mesi.
Gli esami in dettaglio
Ma andiamo più nel dettaglio. Le pagine che seguono, illustrano
come effettuare i controlli, il loro significato, i prodotti da usare:
Programma educativo
Patofisiologia, epidemiologia, classificazioni e metabolismo.
1. Secrezione insulinica, azione e fisiologia.
2. Iniezioni di insulina, tipi, assorbimento, azione, cambiamenti
e regolazioni.
3. Alimentazione- piano dietetico; carboidrati, grassi, proteine e
fibre; come affrontare eventi speciali e inviti a cena; aumento
di peso; “cibi per diabetici”; dolcificanti; bevande, ecc.
4. Controlli, inclusi l’emoglobina glicosilata e gli obiettivi dei
controlli.
5. L’ipoglicemia e la sua prevenzione, riconoscimento e gestione,
incluso l’uso del glucagone.
6. Malattie, iperglicemia, chetosi e prevenzione della chetoacidosi.
7. Complicanze micro e macro-vascolari e loro prevenzione. La
necessità di un controllo regolare.
8. Attività fisica, vacanze e viaggi, inclusi camp